Unità: 136
Datazione:
1588 - 1747
Titolo [costa]
Descrizione
da Boll. Duc. Luc., tomo V, decreto n. 23, pp. 66-67.
da Boll. Duc. Luc. tomo primo, decreto n. 181, pp. 191-192.
Per garantire il miglioramento dell’ambiente e dell’area di Montignoso, il 28 giugno 1807 fu nominata una Commissione, composta da Giuseppe Duccini, Direttore Generale dei Ponti ed Argini e da Francesco Butori, Rocco Francesconi, Lelio Orsetti e Giovanni Battista Trenta avente il compito di occuparsi di esaminare "a quanto possa ammontare la spesa per la costruzione delle Cateratte sulla Fossa del Cinquale" e di formare un piano per l’esecuzione dei lavori (1).
Il Governo Ducale, come si è osservato nei cappelli immediatamente presedenti, in prosecuzione di una linea politica posta in essere già dalla Repubblica lucchese, con la ideazione della "maona", attuò un piano di sviluppo urbanistico della città di Viareggio, concedendo notevoli vantaggi ai privati intenzionati ad investire in nuove costruzioni. Con un decreto del 30 maggio 1820 si stabilì di concedere ai privati appositi terreni per la costruzione di fabbricati prevedendosi anche alcuni spazi ad uso di orto. Ai nuovi proprietari fu concessa l’esenzione delle imposizioni fondiarie per un periodo di venticinque anni. La costruzione doveva essere almeno di tre piani, mentre l’uso dell’orto fu assegnato solo al compimento della costruzione (2).
Nella Fossa Burlamacca si svolgevano attività di barcheggio per le quali era prevista una particolare tassa che andava a gravare sui proprietari e sui conduttori di bastimenti e di barche. Con un decreto del 14 Marzo 1818, a firma del Consigliere di Stato Pellegrino Marchiò, furono stabilite alcune norme che regolavano tale materia, con particolare riferimento alle Cateratte sulla Burlamacca e al Fosso Vecchio, in prossimità di Viareggio, imponendo il pagamento di un Dazio (3).
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