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Carte e mappe



730 (filza)

Unità: 48


Datazione: 1704 - 1848

Titolo [est]

Acque e strade. Sezioni XLI-XXXI.X

Legatura: tela

Descrizione

da Bongi S., Inventario, cit., vol. III, p. 306.
da P. Mencacci- M. Zecchini, Lucca Romana, Lucca ::::, p.55
da Boll. Duc. Luc. tomo XXVII, decreto n. 39, pp. 71-79.

Filza in folio, di cm. 41x48,8, di n. 49 unità archivistiche, + 34 (1-2); legata in tela.

Contiene mappe, disegni e relazioni relative al Rio di Massa (nn. 1-22) ed al Rio Formica (nn. 23-37), alle Dogaie (nn. 38-48) ed alla Fossa Benassai (n. 49).

La presenza di rii, fosse e dogaie, come già si è precisato, era molto intensa sul territorio lucchese; tra questi, ha un certo rilievo il Rio di Massa, che compare con alcune descrizioni nella presente filza e che coincideva con un corso d’acqua che attraversava il territoRio di Massa Macinaia; è presentato nella sua qualità di affluente del più riLevante e più volte citato Rio Ozzeri al quale, per maggiori notizie, si rimanda .

La Sezione dedicata al Rio Formica ha un certo rilievo in quanto si tratta di un canale che era navigabile e che veniva utilizzato per scopi commerciali; deve precisarsi inoltre che in passato, per un periodo piuttosto ampio, ha avuto anche funzioni di scalo, con la presenz di un porticciolo, denominato Porto dei Navicelli. Il Fosso della Formica era allineato con uno dei cardini della città ed andava da Antraccoli a Montuolo, lambendo il territorio di S. Anna, ove si trovavano particolari scoli (1). L’attività del Porto cessò verso la metà dell’Ottocento a seguito della costruzione della Ferrovia che collegava Lucca a Pisa e fu stabilita con il decreto del 10 dicembre 1841. In tale disposizione fu approvata la specifica richiesta di una Società Anonima, composta da Carlo Minutoli Tegrimi, Tommaso Giannini, Pascquale Berghini, Felice Francesconi e Giuseppe Vitali (2).

Si segnala, inoltre, il rilievo assunto non solo dall’Offizio sopra le acque e strade, ma anche da quello sopra l’Abbondanza, nel controllo della organizzazione, della integrazione e del funzionamento della rete idrica su tutto il territorio al di fuori delle mura di Lucca. L’Offizio sopra l’Abbondanza entrava spesso in rapporto con gli uffici che si occupavano della gestione delle acque, in quanto essa procedeva talora ad acquisti di terreni per le coltivazioni che dovevano garantire le riserve alimentari (3).

Nella mappa relativa alla descrizione della campagna situata tra la Formica e l'acqua della Piscilla, nelle Comunità di Pontetetto e di San Concordio è identificata la Chiesa di San Concordio, situata in una località che diventerà successivamente il punto di partenza per la nuova Strada di collegamento tra la città e Pontetetto.

Immagini:
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