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Generali (gruppo)

Unità: 39


Descrizione

Fu regola generale fino in antico, che le spese incontrate dal pubblico per i ripari al Serchio e agli altri corsi d'acque, si dovessero rimborsare dai possessori delle terre, in modo corrispondente ai vantaggi ed alla difesa conseguita con detti lavori. I diversi uffizi che avevano autorità su quelle acque, eseguivano pertanto i lavori e provvedevano alla loro manutenzione; quindi si rifacevano, mediante ripartimenti, sugli interessati, che vennero in questo modo distribuiti o classati in più gruppi o circoscrizioni, cui venne dato il titolo di Circondari. Alcuni di questi furono temporari o soggetti a riforme e nuovi spartimenti; per altri i reparti, una volta stabiliti, passarono in consuetudine e divennero ordinari e perpetui; ma nel complesso si può dire che questa fosse la parte più viziosa e confusa dell'azienda lucchese, lodevole per altri lati per semplicità e buon ordine amministrativo. Nelle serie degli uffizi de' tempi repubblicani si videro già libri e raccolte di Ruoli e di Quaderni di questi ripartimenti; e di simili scritture hanno gran copia, nella sezione moderna, gli uffizi di finanza e la Tesoreria. Sotto il regime napoleonico l'amministrazione dei Circondari fu concentrata nell'uffizio dei Ponti ed Argini, e soggetta ad un regolamento particolare decretato il 26 Settembre 1807. Sotto il borbonico passò nelle ACQUE E STRADE, dove si venne a formare quasi un particolare archivio, che comprese alquanti libri iniziati pure dalle amministrazioni precedenti, perché divenuti fondamento e norma per l'applicazione di siffatte imposte anche nei tempi successivi. In questa raccolta, alcuni pochi libri e scritture sui Circondari in generale precedono gli altri che si riferiscono ai Circondari singoli. Per regola, ognuno ha queste diverse qualità di libri;

1.° Un Plantario o Martilogio dove sono disegnate le terre sottoposte al ripartimento.

2.° Un Notulario corrispondente, colla descrizione degli appezzamenti delle terre aggravate, nome dei possessori, e note o postille di variazioni e di passaggi di proprietà.

3.° Un Campione o Ruolo dei proprietari di esse terre aggravate, colla somma ad essi tangente anno per anno; e questa sorta di registri, montati generalmente nei tempi napoleonici e borbonici, si hanno proseguiti fino che durò il sistema dei Circondari vecchi, e così normalmente fino al 1865.

4.° Libro di Cassa.

5.° Manuali di reparti, bozze ed altre diverse scritture.

Deve poi avvertirsi che altre piante e disegni staccati dei diversi Circondari si trovano sparse nella raccolta delle Mappe, colla quale si chiude la serie presente, ma specialmente nella Sezione LXXIII. Anzi, sarà bene ricorrere a questa fonte, semprechè non si trovino nelle carte dei Circondari le mappe ridotte in libro. Chi voglia essere informato della storia assai intricata dei Circondari attenenti alle due sponde del Serchio, consulterà con profitto una informazione spedita alla Prefettura il 21 Giugno 1864, e segnata al nostro Protocollo di quell'anno col n.° 75. Noi ci restringeremo a riferire, nelle speciali descrizioni, tutto ciò che può giovare alla ricerca dei documenti, sì rispetto ai Circondari relativi al Serchio, come agli altri minori. Fra gli uni e gli altri, nel 1825 erano trentadue; ma nell'ultimo anno del Ducato se ne contavano trentasette, ad ognuno dei quali era proposto uno speciale Deputato. Non sarà inutile di riportarne qui i titoli, ponendoli per l'ordine stesso con cui ne verremo poi a descrivere le scritture.

I. Imposta Fissa sotto il Ponte S. Quirico.

II. Imposta Fissa sotto il Ponte a Moriano.

III. Ripa sinistra del Serchio sopra il Ponte a Moriano.

IV. Argini del Serchio sotto il Ponte a Moriano.

V. Argini del Serchio sotto il Ponte S. Quirico.

VI. Dogaie.

VII. Tra il Borgo e Rivangaio.

VIII. Monte S. Quirico, S. Allessio e Carignano.

IX. Vallebuia e Montebonelli.

X. S. Maria a Colle e Nozzano.

XI Condotto Pubblico.

XII. Rio Fraga.

XIII. Ozzeri e Rogio.

XIV. Ozzoretto.

XV. Rii di Massa, S. Quirico e S. Leonardo.

XVI. Guapparo, parte inferiore in attività.

XVII. Guapparo parte superiore non in attività.

XVIII. Rio Vorno in Guamo.

XIX. Rio Vorno in Badia di Cantignano.

XX. Rio di Cerasomma.

XXI. Fossa Media.

XXII. Pescia di Collodi.

XXIII. Rio Caprio.

XXIV. Rio Casale.

XXV. Linea Rossa e Canale Imperiale.

XXVI. Visona di Castelvecchio.

XXVII. Pedogna a destra.

XXVIII. Pedogna a sinistra.

XXIX. Fiume di Camaiore a ponente.

XXX Calla Grande.

XXXI. Calle di diversi particolari.

XXXII. Calle del Tomolo e Pedonesi.

XXXIII. Tra il Fiume di Camaiore, Sassaia e Parabola.

XXXIV. Tra la Sassaia, Parabola e Strada di Montramito.

XXXV. Chiuse e Colonnelli.

XXXVI. Stiavola sopra il Ponte dei Cavalli.

XXXVII. Canale di Montignoso.


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