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Albero



04 (mappa)

Datazione (dedotta): 1401 - 1600

Titolo [critico]

Laghetto della Sibolla nei pressi del castello

Misure: 290 x 425 mm
Materiale: carta ruvida
Stato di conservazione: discreto.
Segnatura: c10 e 11r
Tecnica: china
Orientamento: nord in alto
Scala: manca

Toponimi:
fosso nuovo per lo... di Altopascio
padule de Compito
lago di Bientina

Descrizione [critica]

La carta è la raffigurazione di un insediamento caratterizzato da mura, torri e da una chiesa in vicinanza di una strada che valica un corso d'acqua che esce dal lago di Sibolla: Altopascio. Su questo corso, il disegno schematico di un mulino. La strada, a destra delle case, si divide in due, andando a sfumare verso destra. Le scritture sono sbiadite e difficilmente leggibili. In alto è disegnato il laghetto della Sibolla; il corso d'acqua che entra nel laghetto è denominato fossa Nuova. Sotto l'insediamento, delle linee ondulate sembrano suggerire un padule. Più in basso, una linea festonata, appena leggibile, potrebbe rappresentare le sponde del lago di Sesto; alcuni segni suggeriscono l'immagine di barchette a un remo. Sulla destra sono raffigurati centri abitati di cui non è indicato il nome, e alcune strade. La storia geologica della Sibolla iniziò circa cinque milioni di anni fa quando, nel periodo pliocenico, l'area compresa fra il monte Pisano e le colline del Chianti iniziarono ad abbassarsi, subendo l'ingressione del mare. L'area fu soggetta ad una lenta serie di movimenti tettonici con sollevamenti ed abbassamenti; i primi dettero luogo alla dorsale di Montecarlo Cerbaie, i secondi alle depressioni del lago di Bientina e del padule di Fucecchio, e con esso al lago di Sibolla che risulta di origine tettonica.

La prima citazione del lago risale al 1130: è riportata in un atto notarile di vendita di alcune terre tra cui una compresain campo della Sivolla(1) il toponimo Sibolla si è consolidato dopo il XVI secolo. I monaci dell'Abbazia di Pozzeveri (cfr. scheda 25 ovvero f., 45, 25) sottoposero ad una lenta ma graduale bonifica le zone comprese fra il lago Sibolla e il lago di Sesto. L'attività di bonifica si accompagnò ad un graduale concentramento di terre e di porzioni del lago nel patrimonio del complesso ospedaliero di Altopascio. La via Francigena fu il principale supporto del crescente potere di Altopascio. Il commercio che veniva praticato lungo questa via poteva contare sulla protezione di un ordine come quello dei cavalieri di Altopascio e l' ospedale rappresentava una sosta obbligata prima di entrare nelle boscose Cerbaie. Le acque del lago, liberate dalle zone di ristagno mediante canali, venivano utilizzate anche come forza motrice. Non sappiamo con certezza se il lago scaricasse le sue acque nel padule di Fucecchio, come oggi, o nel lago di Bientina. Nelle rappresentazioni cartografiche, pur nella convenzionalità, del disegno, Altopascio è riconoscibile per una architettura inconfondibile. Il castello fu teatro di accese dispute per tutto il XIV secolo tra lucchesi, pisani e fiorentini.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.


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