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Albero



13 (mappa)

Datazione (dedotta): 1501 - 1600

Titolo [critico]

Pianta del lago di Sesto

Titolo [est]

n° 25

Misure: 340 x 260 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: pessimo.
Segnatura: 13
Tecnica: china
Orientamento: nord est in alto
Scala: manca

Toponimi:
Rogio
fossa nera
fossa nuova
Ralletta
fossa del Leccio
fossa bianca
la Tassera
Raprecchio
fossa dell'Altopascio
Avizona
strada maestra che venesi da Lucca
colletti nominati S. Pellegrino

Descrizione [testuale]

All'estremità destra in alto compaiono i territori di Firenze divisi da quelli di Lucca, che occupano il resto della carta, dalla fossa dell'Altopascio. Attorno al lago sono disegnati in prospettiva gli argini e le cateratte.

Descrizione [critica]

La mappa è uno schizzo descrittivo del lago di Sesto. All'estremità sinistra il canale principale, il Rogio, le cui acque vanno ad immettersi nel lago di Bientina situato all'estremità destra. All'estremità sinistra, sotto il canale Rogio, troviamo la seguente scritta:l'argine largo (discende) dall'alto circa 6 in testa circa 2...la sua circonferenza a mio credere sarà di circa m 3 comenciando dalla strada maestra ove besognerebbe attestarlo, et seguitando come mostra questo disegno fino al fosso dell'Altopascio. La carta raffigura la complessa idrografia della zona in relazione ai problemi idrografici connessi con la regolamentazione delle acque del lago. Il Rogio rappresenta il canale principale che attraversa tutta la pianura lucchese. Le sue origini storiche, già descritte nelle carte precedenti, dimostrano l'importanza del suo ruolo. Il canale all'altezza del perno (il perno, ben raffigurato nella carta, è il punto variabile nei pressi di Pontetetto in cui avviene la separazione delle acque che si riversano nel Serchio da quelle che si riversano nel lago di Bientina) riceve le acque tanto a destra che a sinistra. É opinione di alcuni esperti lucchesi che gran parte delle acque delle pendici meridionali del monte Pisano che scolano nel percorso iniziale del Rogio, anziché verso il lago, potrebbero essere convogliate nell'Ozzeri di cui il Rogio è il continuatore e indi nel Serchio.

Fin dai primi documenti storici relativi a questa zona, si ricorda lo stato palustre della piana lucchese ma soprattutto il ruolo svolto dai due fiumi, l'Arno e il Serchio, responsabili con i loro riflussi e deposizioni delle condizioni idrografiche del bacino. Le alterazioni del regime del lago erano favorite dalle controversie tra fiorentini e lucchesi, in quanto le condizioni del padule dipendevano dall'arbitrio dei fiorentini padroni dell'immissario del Bientina. Tali controversie, sebbene sopite con l'accordo del 1471, in realtà si attenuano solo con l'annessione di Lucca al Granducato di Toscana. Con la legge del 7 Gennaio del 1545 gli Anziani di Lucca istituirono un Offizio stabile per i problemi connessi con l'Ozzeri e Rogio, Offizio che venne affiancato a quello dei Paduli di Sesto. L'Offizio si occupava dei lavori e della cura dei rii e delle fosse che si immettevano nell'Ozzeri e Rogio, o che in qualche modo vi avevano attinenza. Fu soppresso nel 1801 come gli altri uffici di questa natura e i suoi compiti passarono al Comitato sopra le Acque, Fabbriche e Strade.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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