Titolo [critico] Titolo [est]
Descrizione [testuale] Descrizione [critica]
Da uno studio dell'ing. Alessandro Manetti , risulta che coloro che usufruivano dei prodotti del lago erigevano ogni announ incannicciato […..] dalla riva di ponente alla riva di levante del lago(1). Si tratta di paratie di canne, piantate sul basso fondo del lago, in vicinanza delle sponde: con ogni probabilità un procedimento messo in atto per facilitare le attività di pesca, particolarmente fruttuose proprio nel chiaro del lago; il Repetti riferisce che una parte del lago risultava, al tempo delle sue osservazioni, chiusa da un recinto denominato dai pescatoriI Proventi(1), che veniva concesso dalla comunità di Bientina in affitto ai maggiori offerenti. Fuori dal recinto la pesca risultava, nell'800, libera a tutti. Tale non doveva essere, però, nei secoli passati: abbiamo, ad esempio, documenti che attestano come la Badia di Sesto e quella di Pozzeveri esercitassero un diritto di pesca nelle acque del padule che affittavano regolarmente. Per esempio, nel XIII secolo, il censo del diritto dell'abbazia di Pozzeveri consisteva in….quattro verrocchi di mille anguille e soldi due di moneta lucchese. Il Repetti continua:I pesci che ivi si alimentano consistono in luccio, perso, scalbatra, tinca, muggine reina, barbo, gavedano e varie qualità di anguille fra le quali il gavonchio, il marchione, il musino e la lampreda. Fu notato da alcuni che molte delle sufferrite specie di pesci fanno la loro cova dentro il lago piuttosto che nelle porzioni palustri. Quindi la carta, che riporta in maniera tanto accurata le incannicciate del lago, aveva lo scopo di indicarne la lunghezza e lo spessore, oltre che la posizione, forse per dirimere liti per il diritto di pesca.
Approfondimenti bibliografici: [1]
Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.
Immagini: