Datazione (rilevata):
1708
Titolo [critico] Titolo [est]
Autori:
Descrizione [critica]
Al centro, a destra della strada che porta a Lucca, la scrittaSerezza Vecchialocalizzata sotto il disegno della Serezza Nuova il cui percorso inizia all'estremità destra del lago Chiaro (cfr. scheda 32 ovvero f., 46, 3), attraversa Bientina e giunge all'Arno, all'estremità sinistra del disegno. Sotto la Serezza Vecchia compare una scritta centrale:Scolo del Cilecchiocon relativo disegno. Anche questo scolo parte dal lago Chiaro, attraversa Bientina fino a raggiungere l'Arno. In basso, all'estremità sinistra dell'Arno, le cataratte da cui parte un argine dettoArgine Grosso, che costeggia il chiaro del lago e i Paduli. (cfr. scheda 30 ovvero f., 46, 1). Tra l'argine e lo scolo del Cilecchio, in posizione centrale, compare una scritta in corsivo piccolo:Fossa per condurre l'acqua degli acquisti nel Cilecchio. E' una bella carta, precisa nei particolari. Nel cartiglio, posto in basso al centro, compare la scritta: "Disegno demostrativo della Nuova e Vecchia Serezza con tutte le loro ragioni, e pertinenze corrispondenti alle loro Capitulazioni. Demostrasi ancora le Cataratte di Calcinaia e il suo fosso fabbricato l'anno…per ricolmare i terreni delli Acquisti con l' acque dell'Arno."
Nel 1701 i progetti granducali di bonifica del lago di Bientina portarono alla costruzione delle cataratte sull'argine destro dell'Arno all'altezza di Calcinaia, nell'intento di dirigere le piene nei terreni della fattoria Granducale per colmarli e bonificarli. Il risultato fu diverso e inaspettato: nel 1702 e nel 1706 l'Arno ruppe le cataratte e straripò invadendo vaste zone di terreno bonificate e danneggiando gli argini della Serezza. Nel 1709 fu eseguita una nuova ispezione da parte di tecnici specializzati che propose di modificare la strada del condotto fra Calcinaia e le campagne di Bientina. Questa venne rialzata, evitando così che si verificassero danni alla Serezza, in caso di rottura delle cateratte di Calcinaia. La Serezza rappresentava infatti il fosso di scolo di tutti i terreni compresi tra la base del Monte Pisano e il Canale Imperiale, mentre le acque dei terreni alla base del Canale si raccoglievano nell'antico scolo di Vico e Pratogrande sboccante nell'Arno. Nel 1712 fu proposta la creazione di un bottaccio sott'Arno, ma l'idea venne respinta.
La carta raffigura uno dei tanti tentativi da parte del Governo Granducale di risolvere il problema delle frequenti inondazioni dei terreni adiacenti al lago, causa di gravi danni alle colture. L'attività agricola rappresentava infatti una risorsa fondamentale nonostante la decadenza dell'industria serica che aveva peraltro contribuito a spostare capitali dalle città alle campagne.
Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.
Immagini: