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Albero



25 (mappa)

Titolo [critico]

Cartone dei beni della Badia di Pozzevoli

Titolo [est]

Copia della iscrizione Antica

N° 1

Cartone dei Beni della Badia

di Pozzevoli

Misure: 1450 x 890 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: mediocre.
Segnatura: 25
Tecnica: china e acquarello colorato
Orientamento: nord-nord est in alto
Scala: manca

Toponimi:
via Romana
Carbonata
Badia di Pozzevoli
Fossa di Confine
Fossa di Altopascio
Porto del Altopascio
Altopascio

Descrizione [critica]

La mappa è la rappresentazione della Badia di Pozzeveri con i suoi beni. In alto a sinistra è raffigurata una rosa dei venti molto rifinita nei particolari ed esteticamente molto gradevole; la rosa reca l'indicazione dei venti: levante, scirocco, ostro, libeccio, ponente; manca la parte superiore dove presumibilmente si trovava borea o tramontana; al centro un sole raggiante reca una freccia che indica il nord; tra lepunteo raggi, triangoli decorativi che terminano in un cerchietto recante foglioline d'acanto. Sotto la rosa dei venti appare la scala grafica di pertiche cento. A destra è raffigurato il paese di Altopascio, in alzato e pseudoprospettiva, con una rappresentazione molto stilizzata che utilizza come unico colore il rosso ad indicare i tetti delle case. In basso a destra, a grandi lettere, la scrittaLago di Sestoe, sotto la rosa, la fossa di Altopascio che funge da cornice al padule e che giunge fino al lato sinistro, costeggiando alcuni beni che recano la scritta in stampatello e a grandi lettere:I beni fino al porto di Altopascio. La stessa via Romana, che taglia orizzontalmente tutta la carta, costituisce la linea di unione tra Altopascio e Carbonata, situata all'estrema sinistra della carta. A destra, parallelamente alla fossa di Altopascio, compare la fossa di Confine che delimita le terre di Confine. L'acqua del lago è raffigurata tramite pennellate di azzurro e celeste sul bianco della carta. Azzurro e verde ocra mescolati indicano la zona paludosa divisa dal lago da una linea a matita. Il disegno, colorato e vivace, rende la carta molto bella nei particolari.

La Badia è interessata fin dal secolo XI al controllo delle acque del lago, nella zona a nord del medesimo; le proprietà di questa abbazia, derivate, fin dal 952,dalla vendita di poche terre coltivate da parte di Umberto Margravio di Toscana a Teudimondo Fraolmi, consistevano in poche terre coltivate, cinque case, una grande estensione di boschi e una grande palude usata per la pesca e il barcheggio. Sul finire del XIII secolo l'Abbazia godette di un notevole benessere, grazie anche all'allargamento dei suoi possedimenti nei territori circostanti. Dopo il 1325, con la battaglia di Altopascio, iniziò il declino economico e demografico di quello che era diventato un vero e proprio borgo, fino a quando, nel 1408, l'intera zona, spopolata e divenuta preda di briganti, fu abbandonata dai monaci che erano stati privati degli antichi privilegi a favore dei canonici di San Martino.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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