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Albero



17 (mappa)

Datazione (dedotta): 1501 - 1600

Titolo [critico]

Dimostrazione del piano di Bientina lungo l'Arno

Titolo [est]

Copia della iscrizione Antica

N° 22

Dimostrazione del Piano di Bientina

lungo Arno

Misure: 420 x 1100 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: mediocre.
Segnatura: 17
Tecnica: matita e acquarello
Orientamento: nord in alto
Scala: scala grafica di pertiche 600 di braccio cinque = cm 11,7

Toponimi:
San Lorenzino
Vico
Bientina
Fossa Nuova
Arno
Chiesa del Puntone

Descrizione [testuale]

Compare un condotto murato chepigliava l'acqua del Rio maggiore di Buti et la portava alli vinai di Butina

Descrizione [critica]

La mappa è la descrizione del piano di Bientina lungo il fiume Arno. Sul lato destro l'orientamento, (raffigurato mediante due coppie di circonferenze concentriche sulle quali è posta un'asticella e coronata in alto da due piccole semicirconferenze) sotto la scala a pertiche di braccio cinque l'una che le...? un miglio. Azzurro acquerellato per delineare l'andamento del fiume Arno e delle numerose fosse (tra cui la fossa Nuova appena sopra Vico e i canali navigabili) che assicuravano la comunicazione tra il lago e il fiume. A sinistra il corso costeggia i renai mentre a destra lambisce la chiesa del Puntone. Il colore rosso è usato per raffigurare le piante dei centri di Bientina e Vico, in prospettiva, nonchè per disegnare il condotto murato che costeggia uno spazio verde recante la scritta:prato oggi palude.

Lo stile sobrio e prezioso, la finezza dei dettagli unita ad un segno morbido e fluente, rappresentano il paesaggio in un modo che non ha niente di schematico. La carta storicamente raffigura l'andamento del corso dell'Arno che fino al 1559 seguiva un tracciato diverso da quello attuale. L'Arno passando tra Montecchio e San Giovanni alla Vena lambiva le due principali località di Bientina e Vicopisano collegate queste ultime con il lago per mezzo di corsi d'acqua più simili a canali che a fiumi. Nello stesso secolo ( XVI) i pisani costruirono un grosso muro che andava dai colli di Buti fino a Bientina, muro che costituì un impedimento alle numerose fosse che lambivano il lago. Il muro indispensabile per l'attività agricola, aveva la funzione di alimentare numerosi mulini. Gli unici emissari del lago rimasero il Cilecchio e l'antica Serezza le cui acque inondarono le fertili campagne lucchesi fino a Capannori, Pieve S.Paolo, Tassignano.

Tale espansione del lago nella provincia lucchese costituì la principale preoccupazione della Repubblica per molti anni.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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