Datazione (dedotta):
1562
Titolo [critico] Titolo [est]
N° 13
Disegno del padule di Castel-Vecchio
al lago di Sesto
Descrizione [critica]
L'autore usa nuovamente delle linee più sottili rispetto alle precedenti per rappresentare i porti e i canali. Qui compaiono anche dei tratteggi e dei riferimenti numerici; probabilmente si tratta della zona di padule assegnata e divisa in lotti. A destra sull'altra sponda del lago l'indicazione dei pollini e pagliareti.
La ricerca della dimensione estetica si esaurisce nella cura delle scritte calligrafiche. Il disegno è sicuro e preciso. I pollini sono formati da radici di piante acquatiche intrecciate insieme in modo che si innalzano e galleggiano come vere e proprie isole naviganti che cambiano direzione a seconda della forza e della direzione dei venti. A volte i pollini vengono sommersi con il crescere delle acque. L'etimologia della parola risale al latino medievale pullus che significa terreno molle paludoso e che indica nel corso dei fiumi, formazioni vegetali composte dall'aspetto insulare, coperte da vegetazione arbustiva, distaccati dalle rive. Il valore economico dei pollini risulta più volte documentato per tutti valga la testimonianza deiLibri dei partiti dei Capitani di Bientinache attestano come tra il 1570 e al 1590 il Comune vendesse i prodotti dei pollini del lago; proprio sul possesso di questi pollini si apre nel 1576 una controversia tra il monastero di San Ponziano e la Comunità di Bientina.
Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.
Immagini: