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Albero



06 (mappa)

Datazione (dedotta): 1560

Titolo [critico]

Possessi dello Stato lucchese

Autori:
Giovanni Battista Bocella (rilevato)

Misure: 430 x 570 mm
Materiale: carta ruvida montata su tela
Stato di conservazione: discreto.
Segnatura: 6
Tecnica: china
Orientamento: n.d.
Scala: manca

Toponimi:
Guamo
Paganicho
Badia di Pozzevoli
San Vincenzo a Verciano
Massa Macinaia
Sorbano del Vescovo

Descrizione [critica]

La mappa raffigura porzioni di terre misurate da Giovan Battista Bocella

Le terre sono disegnate a destra nel cartone ma senza alcun criterio strettamente geografico, in corrispondenza dei nomi dei comuni o dei privati ai quali appartengono. In alto compare la seguente scritta: "Questi ...pezzi di terra sono parte...et parte.... i quali appartenghano al magg. comune di Lucca. Partiti et separati et misurati per me Giova. Batista Bocella come si videno i presenti disegni et figure come apparischeno al libro del....Offizio dei 18 i quali intendeno vendere et prima fin. comune di Colognora.

Sulla carta sono indicati i toponimi dei comuni interessati e i nomi dei proprietari dei beni. L'estensore della carta Giovan Battista Bocella, è incaricato nel 1560 di stendere una relazione su morfologia e misura del lago, probabilmente al fine di intervenire in maniera definitiva sull'idrografia della regione .

Le controversie a proposito della gestione del bacino del Bientina avevano condotto, negli anni precedenti, all'innalzamento del livello del lago e alla inondazione di parte della pianura di Lucca e di quella di Pisa; dopo lunghe discussioni sulle relative giurisdizioni si giunge proprio nel 1560 ad un accordo con il granduca che dà il via ai lavori di bonifica. Viene costituito dapprima un Offizio dei Tre per trattare le giurisdizioni sui possessi ecclesiastici, e un Offizio dei Diciotto, per dirigere la bonifica: dei diciotto membri sei rappresentavano l'Offizio sopra le Differenze di Confine, tre l'Offizio sopra l'Ozzeri e Rogio, costituito nel 1545, nove erano semplici cittadini. A questo Offizio, come indica l'iscrizione della carta, si indirizzavano gli studi le valutazioni finalizzati al progetto di bonifica (cfr scheda 4 ovvero f., 45, 4).Tale Offizio rimane in carica in questa forma fino al 1570, quando il numero dei suoi membri risulta essere ridotto a sei. Il risultato di tale attività di progettazione fu l'apertura della Nuova Serezza, compiuta nel 1562. Le terre acquisite con tale bonifica furono incamerate tra i possessi dello stato lucchese e in tutto, o in parte, vendute. La carta in esame rappresenterebbe dunque la testimonianza delle operazioni sopra esposta.


Aggiornamenti:
2003-12-03
2006-11-10, Brogi M. , Torre A.

Immagini:
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Unit_id: D[01]D[01]D[179]U[45]M[06]

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