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Statuti delle comunità soggette (fondo)

Unità: 46

Datazione: 1 Gennaio 1287 - 31 Dicembre 1806

Descrizione [sias]

Statuti, ordini e capitoli delle comunità soggette nel territorio del Comune di Lucca e delle vicarie. Le disposizioni dovevano essere approvate dal governo lucchese. Sono anteriori al sec. XV le Constitutiones maleficiorum totius provincie Gharfangnane (1287) e lo statuto della comunità di Montecarlo (1388).

Descrizione

da Bongi Salvatore, Archivio di Stato di Lucca Inventario a stampa Vol 1 (pag. 37 - 49)

Le diverse Comunità del territorio soggetto al Comune di Lucca, e le Vicarie, che erano aggregazioni di più Comunità, ebbero tutte, per regola generale, le loro costituzioni, ridotte in scrittura, e chiamate variamente col nome di Statuti, Ordini o Capitoli. In queste erano scritte le regole di quella parte non piccola di amministrazione, che era affidata ai Comuni ed alle Vicarie, e che si esercitava da uffiziali eletti nei respettivi Consigli e nei parlamenti. Questi Statuti, deliberati dalli stessi popoli, venivano poi approvati dal Governo lucchese per mezzo del Collegio degli Anziani, ed avevano vigore di legge o perpetua o a tempo, secondo il tenore della approvazione. Quando nei rinnovamenti accaduti sotto il Principato Napoleonico, vennero a cessare i Comuni rurali antichi, che quasi sempre equivalevano alle parrocchie, e si fecero più larghe circoscrizioni amministrative del territorio, le carte delle Comunità che cessavano di aver vita e governo proprio, avrebbero dovuto radunarsi presso le cancellerie di quelle che restavano e s'ingrandivano. Ma la riunione fu operata con poca diligenza, poiché in quel bollore di novità francesi, tutto ciò che atteneva alle vecchie istituzioni nostrali, pareva degno non solo di odio, ma anche di spregio. Fu allora che molti degli Statuti originali antichi, che erano presso i Comuni, si dispersero o vennero in mano di privati. Nell'Archivio di Stato, de' Comuni disciolti non venne cosa nissuna; ma degli Statuti Comunitativi ne avea pure alquanti venutici in antico per occasioni diverse. Di più v'erano, come è naturale, le trascrizioni che gli Anziani tenevano nei loro atti, allorché

ai medesimi davano la sanzione; e di cui, dal 1621 in poi, avevano ordinato che si facesse copia in appositi registri, che si dicono De' Decreti Comunitativi; ed infine se n'ebbe un certo numero dall'attuale Comune di Capannori, il quale, dando agli altri un esempio imitabile, deponeva nell'Archivio di Stato, il 2 Gennaio 1867, quelli che stavano presso di lui, ed erano di paesi compresi nella sua presente giurisdizione.

In questa serie sono pertanto raccolti i codici staccati degli Statuti delle Comunità rurali, o di altre istituzioni simili, già dipendenti dal Comune di Lucca, e si trovano disposti per ordine alfabetico de' nomi delle medesime Comunità. Seguitano appresso i registri de' Decreti Comunitativi, che possono considerarsi come una raccolta quasi compiuta della nostra legislazione statutaria rurale, per i due secoli, seicento e settecento. Questi furono collocati per ordine di tempo; ma alla descrizione dei singoli volumi, nell'attuale inventario, aggiungemmo la nota dei diversi Statuti interamente riformati o rifatti, che in essi volumi si leggono, non tenendo conto delle parziali modificazioni e correzioni, che sono quasi innumerevoli. Gli Statuti di cui non si hanno libri a parte, o che, per essere antecedenti al 1621, mancano nella raccolta de' Decreti, lo studioso dovrà ricercarli negli atti degli Anziani, o ne' decreti di Paolo Guinigi, per il tempo della sua dominazione.

Strumenti di ricerca:
[BNG001] - inventario a stampa
D. Corsi, "Le Constitutiones maleficiorum della provincia di Garfagnana del 1287", in Archivio Storico italiano, CXV (1957), pp. 347-370 - inventario a stampa
"Statuto del Comune di Montecarlo (1388)", a cura di D. Corsi, Firenze 1964. - inventario a stampa

Consistenza:
voll: 51
Totale unità: 51

Aggiornamenti:
2006-03-15, OR

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