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Albero

Statuti (fondo)

Unità: 19

Datazione: 1 Gennaio 1308 - 31 Dicembre 1749

Descrizione [sias]

Comprende la serie degli statuti del comune del popolo dal 1308 al 1539. Dal 1539 al 1749 esistono repertori contenenti indici di leggi e riforme statutarie.

Descrizione

da Bongi Salvatore, Archivio di Stato di Lucca Inventario a stampa Vol 1 (pag. 31 - 37)

Sono della fine del secolo XII e del cominciare del susseguente le prime testimonianze della esistenza di Costituzioni o Costituti lucchesi, i quali erano, probabilmente, veri e propri Statuti generali del Comune.

Di uno di questi, attribuito agli anni 1219 e 1220, si hanno alquante brevi citazioni in margine ad una cronica antica. In una pergamena, che apparisce scritta verso la metà del secolo XIII, si ha, senza titolo nissuno, un brano di altro Statuto del Comune, ove si riferiscono leggi fatte nel 1224 e 1232; e forse è quello stesso, cui fa richiamo una bolla papale, del dì 11 Dicembre 1254, che lo dice recentemente (nuper) pubblicato. Più sicure notizie si hanno della riforma che ne fu fatta il 1261; poiché se n'è conservato il titolo, ed un importante capitolo, assieme ad altro copiato dallo Statuto del Popolo, che nell'anno stesso si rinnovava. Se lo Statuto del Comune si rifacesse nel tempo che passò dal 1261 al 1308, non è saputo. Ma di questo ultimo anno si ha la nuova compilazione, notissima agli eruditi, che è la prima che giungesse a noi per intero.

Le edizioni dello Statuto del Comune può dirsi che di lì innanzi andassero di pari passo colle vicende della politica e de' governi. Quello del 1308, opera di guelfi e di guelfismo eccessivo, fu annullato, quando Uguccione ed i suoi ebbero nelle mani l'infelice città, e la tennero senza legge a modo di masnadieri (1314-1316). In quel brevissimo spazio di tempo, che inercedette dalla fuga da Lucca dell'usurpatore pisano, alla elezione di Castruccio (11 Aprile-13 Giugno 1316), fu rifatto lo Statuto nuovo, che ha la data del 2 Giugno 1316, e rimase in vigore per tutto il tempo di Castruccio; il quale anzi, essendosi intitolato Signore di Lucca, lo riconfermava solennemente il primo Gennaio 1321. Di questo si conservano due capitoli soli; uno de' quali importante assai alla storia civile di Lucca, perché contiene l'abolizione de' molteplici Consigli di Comune e di Popolo, e la istituzione di un Consiglio solo, cioè quello Generale.

Le altre riforme principali dello Statuto del Comune di Lucca occorsero negli anni seguenti.

1331. Riforma ordinata a tempo del Re Giovanni di Boemia e di Carlo suo primogenito.

1336. Riforma, o piuttosto correzione allo Statuto anzidetto, ordinata da Mastino ed Alberto della Scala.

1342. Nuova compilazione ordinata a tempo della Signorìa Pisana.

1372. Nuova compilazione repubblicana dopo la ricuperata libertà.

1399. Riforma voluta dalla fazione de' Guinigi, messa in vigore il primo Novembre 1399, poi abrogata il 18 Giugno 1400.

1424. Compilazione ordinata da Paolo Guinigi signore di Lucca.

1446. Riforma repubblicana, che poi di stampò con giunte nel 1490.

1539. Nuova ed ultima riforma repubblicana, che fu in vigore fino al 1806, e di cui si hanno due stampe autentiche, una latina, l'altra italiana.

Della compilazione del 1399 non è giunta copia intera fino a noi, ma se ne conservano dei frammenti assai lunghi; quella poi del 1424 è perduta per intero. Nell'Archivio di Stato nulla manca di ciò che è rimasto di Statuti del Comune, o siano frammenti o codici interi, ad eccezione di quello anzidetto del 1399, di cui si hanno, nelle pubbliche librerie di Lucca e di Parma de' residui che qui non sono. I manoscritti originali di questa serie provengono tutti dalla antica Tarpea [001].

Strumenti di ricerca:
[BNG001] - inventario a stampa
[BNDP01] - inventario a stampa

Consistenza:
voll: 19
Totale unità: 19

Aggiornamenti:
2006-03-15, OR

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