Datazione (rilevata):
24 Luglio 1304
01. Atto
Datazione (rilevata):
24 Luglio 1304
Persone:
rogante: Simone del fu Ghiandone Conciati, notaio (signum: 1)
Regesto:
Simone quondam Ghiandonis Conciati notaio Quest'atto è un testamento dello stesso Simone notaio, col quale vuole primieramente che per le cose da lui malamente tolte o illecitamente acquistate, e delle quali non sa a chi far la debita restituzione la infrascritta fidecommissaria distribuisca alle persone povere £ 25 di denari lucchesi. Parimenti vuole che a ciascuna delle sue figlie, cioè Andruccia, Rustichella e MOccina siano date £ 200 di denari lucchesi per maritarsi, e per pagarsi tali doti, vuole che si venda la sua casa che ha nella contrada di Lischia e il prezzo percetto fino alla detta somma sia depositato presso idonei mercatori per ricevuta di dette doti, in modo però che non siano depositate più di £ 50 presso ciascune persone. Vuole che sua nepote Cherina figlia quondam Puccii Conciati, suo germano abbia £ 50 di denari lucchesi, per maritarsi, purchè a quell'epoca rinunzi a tutti i beni e diritti di detto suo padre a lui spettanti. Lascia poi alla sua moglie Francesca, oltre alla sua dote, tutti i suoi panni di lana e di lino e tutte le gandioles fornimenta e ornamenti dei suoi panni e tutte le massarizie. Seguono altre disposizioni fra le quali vi sono la nomina di detta Francesca sua moglie a sua usufruttuaria, fidecommissaria e esecutrice di questo testamento e l'istituzione in eredi dei suoi figliuoli Fosino, Barone, e Nucciorino.
Actum Luce nella casa del Vescovato dove abita a pensione.
Aggiornamenti:
1999-05-03, Contessa
Immagini: