Datazione (rilevata):
23 Marzo 1189
01. Atto
Datazione (rilevata):
23 Marzo 1189
Persone:
rogante: Bartolomeo giudice e notaio dell'Imperatore Federico e di suo figlio Re Enrico (signum: 1)
Regesto:
Bartolomeo giudice e notaio dell'Imp. Federico e del suo figlio Re Enrigo Breve per memoria, qualmente fuori di Lucca nell'orticello del clausrto del monastero di San Bartolomeo del Moio, che è posto presso tresunem della chiesa, Alcherio Potestà, rettore e domino della città di Lucca, annuendo alle preci di Ieronimo priore del detto monastero, gli conferma i privilegi dei consoli e Potestà suoi antecessori concessi al fu Leoprando priore del monastero stesso, l'uno scritto da Bartolomeo Blanchi notaio due altri da Bonfilio notaio e il privilegio accordatoli da Papa Urbano, che conferma i tre sudd. , cioè dell'esenzione del dato o da altra esazione di dato e di sarcina, che potesse chiedersi pel comune di Lucca dal Podestà o dai consoli o dai rettori o da altra persona. Inoltre stabilisce e ordina che nessun dazio sia esatto o imposto sopra i loro beni.
Fatto alla presenza di Donato quondam Riccomo, di Lutterio quondam Bernardo e di Dilofecio e Mercato notaio N. B. E' quasta la prima pergamena nella quale si trovi nominato specificatamente il Potestà di Lucca; si vede però dalla medesima che questa autorità vi era costituita anco prima.
Aggiornamenti:
1999-06-04, Contessa
Immagini: