Datazione (rilevata):
2 Giugno 1305
01. Atto
Datazione (rilevata):
2 Giugno 1305
Persone:
rogante: Salliente di Tadiccione, notaio
esemplante: Simone figlio di Salliente di Tadiccione, notaio (signum: 2)
Regesto:
Simone figlio Sallientis Tadiccionis notaio trasse dai rogiti di detto suo padre.
Aldebrandino quondam Domini Rainerii di Porcari della contrada di S. Pietro Cigoli conoscendosi impotente a soddisfare ai suoi debiti e a sostentare e difendere se e la sua famiglia, per i molti pesi, contrarietà e oppressioni, da esso fino a qui sostenute e che gli conviene di sostenere, per promissioni di cavalli imposte, dazi e collette imposte dal Comune di Lucca per occasione della guerra, intendendo provvedere all'indennità di donna Agnese sua moglie e figlia quondam Iacobi Ramori per diritto della dote di lei in £600 le quali deve anzi dice di aver consumate, e ciò in qaunto possa colla capienza dei suoi beni in insoluto e nome di pagamento assegna alla detta donna Agnese ricevente col consenso di Panello o Paganello quondam Guidi Spinabelli suo avuncolo e suo propinquore , essendo Guiduccio germano di lei assente dalla città di Lucca e diocesi cioè nell'esercito e assedio che si fa ora dal comune di Lucca e altre terre e città di parte guelfa della Provincia di Toscana contro la città di Pistoia, talune terre, redditi, case e masserizie etc. , stimate in tutto £400.
Sopra ciò il 19 marzo 1306 detto insoluto fu denunziato al consiglio generale nel palazzo di S. Michele in Foro, alla presenza del suddetto Simone il quale qui pubblicamente sottoscrive.
Aggiornamenti:
1999-05-03, Contessa
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