Datazione (rilevata):
10 Dicembre 1246
01. Atto
Datazione (rilevata):
10 Dicembre 1246
Persone:
rogante: Gerardo giudice e notaio dell'Aula Imperiale e Cancelliere del Comune di Lucca e figlio di Ugolino Giudice e Notaro (signum: 1)
Regesto:
Gerardo Giudice e notaio dell'aula imperiale e cancelliere del Comune di Lucca e figlio di Ugolino Giudice e notaio.
Bonansegna e Bencamato Giudici e Vicari di Don Acerbo del Borgo S. Sepolcro Potestà di Lucca in vigore del loro ufficio pronunziano che Bonaventura quondam Viviano e Ventura. . . . e Guido di "Loppellia", fideiussori di Ventura di "Loppellia", non esser tenuti per l'accusa fatta contro esso Ventura dal quondam Bonamico di essere stato da lui ferito con un sasso nel capo della condanna di £200 contro esso Ventura profwerita che limitatamente a £15 per la ragione che in detta accusa non fu detto che la ferita fosse mortale e solo dopo la morte di esso Bonamico e dopo che fu data fideiussori fu denunziato che esso era morto della ferita. Ed essendo che i detti fideiussori avessero pagata la detta somma di £15 perciò gli liberano dalla fideiussore.
Fatto a piè delle scale del Vescovato di Lucca, presenti Inghifredo notaio e Bonaccingo notaio e Bonagiunta Guercio notaio e Cancelliere del Comune di Lucca e Iacopo Inghizi notaio.
Aggiornamenti:
1999-07-21, Contessa
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