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Albero



03-03-1211 - SERVITI (pergamena)

Datazione (rilevata): 3 Marzo 1211

Misure: 200 x 260 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: discreto
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 82

01. Atto

Datazione (rilevata): 3 Marzo 1211

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Lucca, presso porta S. Gervasio, nella casa di Tagliabue

Persone:
rogante: Bono di Vicalense notaio del Re e giudice ordinario dell'Aula Imperiale (signum: 1)
testimone: Dopo essersi dichiarato che Adalascia relitta del quondam Dolce germano di Talliabove quondam Viviano era procuratrice e gestrice dei negozi di Lamberto Artilii suo germano
testimone: e che esso Lamberto era debitore del figlio del quondam suddetto Dolce
testimone: e del prefato(?) Talliabove della somma di più bizanti per cose diverse e beni o loro stima che il detto Lamberto ebbe dopo la morte del prefato(?) Dolce
testimone: e che detto Talliabove ed essa Adalascia avevavno venduto uno scritto non pubblicato dalla mano di notaro che a guisa d'inventario il nominato Lamberto e Menabue quondam Rolando Passavanti avevano fatti fare nelle parti d'oltremare dopo la morte di detto Dolce di detti beni cose e Bizanti che erano rimasti in mano di esso Lamberto: esso Talliabue per sè e come tutore e curatore di Lamberto quondam detto Dolce suo nepote fece fine transazione alla prefata Adalascia per sè e come procuratrice di Lamberto suo germano di ogni diritto
testimone: azione che potesse competergli a lui o al suo nepote contro di lei e del suo fratello per le cause che sopra dichiarando di aver ricevuto da Adalascia œ200 di buoni denari lucchesi e di esser così rimasto pagato di ogni suo avere. Fatto in Lucca nella casa di Talliabue presso la porta S. Gervasio alla presenza di Mezzo Villano quondam Doscio e di Pioselmino quondam Vecchio

Regesto:
Bono Vicalense notaio del Re e giudice Ordinario dell'aula Imperiale.
Dopo essersi dichiarato che Adalascia relitta del quondam Dolce germano di Talliabove quondam Viviano era procuratrice e gestrice dei negozi di Lamberto Artilii suo germano, e che esso Lamberto era debitore del figlio del quondam suddetto Dolce, e del prefato(?) Talliabove della somma di più bizanti per cose diverse e beni o loro stima che il detto Lamberto ebbe dopo la morte del prefato(?) Dolce, e che detto Talliabove ed essa Adalascia avevavno venduto uno scritto non pubblicato dalla mano di notaio che a guisa d'inventario il nominato Lamberto e Menabue quondam Rolando Passavanti avevano fatti fare nelle parti d'oltremare dopo la morte di detto Dolce di detti beni cose e Bizanti che erano rimasti in mano di esso Lamberto: esso Talliabue per sè e come tutore e curatore di Lamberto quondam detto Dolce suo nepote fece fine transazione alla prefata Adalascia per sè e come procuratrice di Lamberto suo germano di ogni diritto, azione che potesse competergli a lui o al suo nepote contro di lei e del suo fratello per le cause che sopra dichiarando di aver ricevuto da Adalascia £200 di buoni denari lucchesi e di esser così rimasto pagato di ogni suo avere. Fatto in Lucca nella casa di Talliabue presso la porta S. Gervasio alla presenza di Mezzo Villano quondam Doscio e di Pioselmino quondam Vecchio testimoni.


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1900-01-01, Contessa

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