Archivio di Stato di Lucca

22-04-1478 - S.ROMANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 22 Aprile 1478

Misure: 245 x 335 mm
Materiale: pergamena
Stato: piccole lacune
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 619

Note:
15-7 bifoli cuciti

01. Atto

Datazione (rilevata): 22 Aprile 1478

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Luce / Lucca

Persone:
rogante: Benedetto di ser Giovanni di Piero de' Franciotti, cittadino lucchese (signum: 1)
testimone: Piero di Paolo di Poggio
testimone: Alberto olim Domenico Pieri
testimone: Paolo di Stefano di Poggio
testimone: Nicolao di Ser Cristofano
testimone: Nicolao di Ser Cristoforo Turrettini
testimone: Ser Lucensio di
testimone: Paolo di Lorenzo Buonvisi
testimone: Giovanni di Ranaldo
testimone: Matteo di
testimone: Paolodei Lorenzo Buonvisi
testimone: Stagio di
testimone: Jacopo quondam BiancoRicomelli
testimone: Bartolomeo Frediani
testimone: Battista di Michele Rustici
testimone: Giovan Piero di Lazzaro
testimone: à.. (illeggibile)

Regesto:
Benedictus ser Johannis Pieri de Franciottis cittadino lucchese.
Antonio di Domenico da Montefegatesi cittadino lucchese vende al Priore e ai frati del convento di S. Romano di Lucca una terra campiva posta nella contrada di S. Donato fuori Lucca, in luogo detto Santa Anna, della estensione di una coltra e mezzo, al prezzo di 50 ducati larghi d'oro.
Actum Luce.
Testi: Piero di Paolo di Poggio, Alberto olim Domenico Pieri.
(Segue) 1474 Dicembre 10 Essendo che Giovanni olim Enrico Arnolfini, cittadino lucchese solito risiedere a Bruges nelle Fiandre, aveva stabilito nel suo testamento che dopo la morte venisse quotidianamente celebrata insuffragio della sua anima una messa piena nella chiesa di S. Romano di Lucca, Martino quondam Piero Cenami cittadino lucchese e Nicolao olim Battista Arnolfini cittadino lucchese, per incarico degli esecutori testamentari del detto quondam Giovanni, e cioè Giovanna Cenami vedova di lui e di Reale de'Reali cittadino lucchese, e allo scopo di dare effetto alle ultime volontà del detto Giovanni, consegnano al Priore e ai Frati del detto convento la somma di 400 fiorini d'oro di Lucca, in 357 ducati larghi e 8 bolognini, per la costituzione di uha prebenda in cui sia legato l'obbligo della celebrazione delle dette messe, e i detti Priore e frati si impegnano ad acquistare, con il consenso dei detti Martino Cenami e Nicolao Arnolfini, e allo scopo di dotare la detta prebenda, terre per il valore di 400 fiorini, e si impegnano inoltre di far celebrare le dette messe con gli onori e i patti relativi.
Actum Luce.
Testi: Paolo di Stefano di Poggio, Nicolao di Ser Cristofano Turrettini.
(Segue) 1475 Settembre 15 Jacopo di Ser Antonio Luporini cittadino lucchese vende a frate Giovanni quondam Giglio di Sorano e a Frate Nicolao di Gabriele di Lucca, procuratori del detto Convento di S. Romano, terre poste nel comune di S. Pancrazio, in luogo detto "a sala", "al pallino", "in Sondro", "in Langro", "a furicosa", neò comune di Marlia nel luogo detto "in campo Arrigo", "in pietreto" per complessive 9 coltre di terra, più una corte e due tini, al prezzo di 130 ducati larghi d'oro; rimanendo dtabilito che le dette terre vengono acquistate per dotare l'altare di S. Nicolao a cui è legata la prebenda del legato Arnolfini di cui al precedente atto.
Actum Luce.
Testi: Nicolao di Ser Cristoforo Turrettini, Ser Lucensio di Giovanni Migliori, Domenico di Giovanni Garzoni, Girolamo di Francesco Magrini.
(Segue) 1475 Settembre 23 Girolamo quondam Lazzaro de' Franchi cittadino lucchese vende ai detti procuratori agenti come sopra, per la dotazione del detto Altare, una terra di 4 coltre e 233 pertiche, poste nel comune di S. Vito a Picciorano, in luogo detto "ai fossi", al prezzo di 120 ducati d'oro di camera.
Actum Luce.
Testi: Paolo di Lorenzo Buonvisi, Giovanni di Ranaldo, Matteo di Paolo.
(Segue) 1475 Dicembre 12 Andrea quondam Stefano di Poggio, mercante lucchese, vende ai detti procuratori agenti come sopra, per la dotazione del detto altare, tere poste nel comune di Toringo, in luogo detto "a Ducaia", e nel comune di Perrazzana, luogo detto "a ducaia", luogo detto "a schieto", per complessive 4 coltre e mezzo, al prezzo di 72 ducati larghi.
Actum Luce.
Testi: Paolodei Lorenzo Buonvisi, Stagio di Gabriello Neri, Alberto di Andrea.
(Segue) 1476 Aprile 9 Nicolao si Der Cristofano Turrettini, mercante lucchese, vende al capitolo dei frati di S. Romano, per la dotazione del detto altare, due terre poste nel comune di Nozzano, in luogo detto "al ponte musoleo", della estensione complessiva di 3 coltr, al prezzo di 70 ducati larghi.
Actum Luce.
Testi: Jacopo quondam BiancoRicomelli, Bartolomeo Frediani, Jacopo Mattei.
(Segue) 1482 Marzo 23 Sebastia quondam Alessandro Rapondi, mercante e cittadino lucchese, vende tutti i suoi beni posti nel comune di Ciciana, nella pieve di S. Pancrazio, ai frati del detto convento di S. Romano, al prezzo di 27 ducati, con la riserva che questo prezzo potrà aumentato o diminuito in seguito di una più piena stima dei detti beni.
Actum Luce.
Testi: Battista di Michele Rustici, Giovan Piero di Lazzaro.
(Segue) Nicolao quondam Cristoforo Turrettini, mercante lucchese, cede a frate Giovanni quondam Giglio e a frate Nicolao di Gabriele, procuratori del detto convento. per la dotazione deld etto altare di S. Nicolao, la metà pro indiviso di una terra posta nel comune di Pieve a Elici della Vicaria di Camaiore, ricevendone in cambio terre campive nel comune di Nozzano, in luogo detto "in rifoccho!, "alla redola", "in pastinelli", nel comune di S. Maria a Colle, in luogo detto "alla punta", "a Trebbio", "Monte Maggiore".
Actum Luce.
(Segue) 1476 Febbraio 6 Piero di Gherardo Rapondi, mercante lucchee, vende ai frati del detto convento di S. Romano tre pezzi diterra posti nel comune di Marlia, in luogo detto "in campo arrighi", "alle prata" per complessive coltre 3 circa, al prezzo di 148 e 1\2 ducati larghi d'oro.
Actum Luce.
(Segue) 1483 Gennaio 8 Il priore e i frati del detto convento cedono in perfetto livello a Giovanni Antonio quondam Lorenzo da calestrano (Parma) calzolaio cittadino lucchese una casa con tre archi nella parte anteriore, solariata e coperta, con pozzo, posta in Lucca nella contrada di S. Alessandro minore, di fronte alla Curia del fondaco, per l'annuo canone di 22 fiorini d'oro.
Actum Luce.
Testi: . . . . . (illeggibile) (Quaderno di pergamena di 14 carte)

Aggiornamenti:
2000-03-15, Contessa

Immagini:

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