Datazione (rilevata):
23 Maggio 1237
01. Atto
Datazione (rilevata):
23 Maggio 1237
Persone:
rogante: Ranuccio di Enrico di Sanguigno, giudice e notaio (signum: 1)
testimone: Date e come nella carta antecedente
Regesto:
Rasnuccio Henrici Sanguigni, giudice e notaio.
Don Bono abate di S. Ponziano, con le stesse licenze, forme e modi dell'atto precedente, vende allo stesso Ventura priore dei Frati Predicatori, un pezzo di terra che è orto e campo con la casa canonica, con nuovi edifizi, viti ed alberi sopra di sé presso la chiesa di S. Romano e ciò per il prezzo di £ 200(?) di buoni denari lucchesi. Col patto che esso abate possa asportare "domos seu cellas" dove dimorano le recluse "post trefunes S. Romani" e removere esso reclusorio, di qui al primo Agosto. Similmente esso abate vende allo stesso priore Ventura, negli stessi modi e nomi, 5 pezzi di terra che sono dentro le vecchie mura della città e presso la stessa chiesa di S. Romano, e precisamente fra essa chiesa e quella di S. Bartolomeo via publica mediante per la quale si va alla posterla di S. Romano. Il primo dei quali pezzi è una casa con edifizi ed orto. Il secondo terzo e quarto sono altrettante case solariate con edifizi. Il quinto è un orto nell'angolo di terra presso le vecchie mura della città: per i quali esso Ventura paga all'abate venditore £ 100 di buoni denari lucchesi etc. ed è successivamente posto nella corporale possessione di esse terre comperate.
Date e testimoni come nella carta antecedente.
Si noti che questa pergamena è alquanto corrosa dal lato destro con detrimanto delle parole delle parole e del senso.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
Immagini: