Datazione (rilevata):
23 Maggio 1237
01. Atto
Datazione (rilevata):
23 Maggio 1237
Persone:
rogante: Ranuccio di Enrico di Sanguigno, giudice ordinario e notaio dell'Imperatore Federico (signum: 1)
testimone: Cortina,
Regesto:
Ranuccio Henrici Sanguinei giudice ordinario e notaio dell'Iperatore Federigo.
Don Bono abate del mopnastero di S. Ponziano col consenso dei suoi monaci cioé Don Delay priore claustrale e Don Martino e Stefano e Pietro e altro Pietro e Guidone, che erano i soli monaci allora esistenti nel monastero, con permesso dell'abate di S. Benedetto di Polirone concede a frate ventura, priore dei Frati Predicatori, la chiesa di S. Romano col campanile, campane e la terra posta avanti la casa della canonica posta fra la chiesa vecchia e nuova fondata entro le vecchie mura della città di Lucca in POrta S. Donato con un messale, tre sandadi da altare, un calice d'argento, un turribolo di bronzo e due candelabri di legno da altare, una pianeta di barracano, un camice, una stola, manipolo, ammitto, due tovaglie, un libro di omelie e delle passioni di santi, due tefanari uno diurno e uno notturno, la qual cessione fa col patto che detto priore debba pagare annualmente il censo di un denaro lucchese di piccola moneta nel mese di Marzo. Si riserba per il detto abate i diritti parrocchiali appartenenti a detta chiesa fuori delle mura di Lucca.
Fatto nel claustro del monastero di S. Ponziano, presenti Don Guillielmo vescovo di Luni, Arazzense giudice, Paganelli Labri, Iacobo notaio di Fontano, Gualterotto Castagnacci, Rainaldo di Cortina, testimoni.
Aggiornamenti:
1999-12-21, Contessa
Immagini: