Datazione (rilevata):
17 Novembre 1283
01. Atto
Datazione (rilevata):
17 Novembre 1283
Persone:
rogante: Iacopo detto Mutio figlio di Strenne di Volterra, giudice e notaio (signum: 1)
Regesto:
Jacopo detto Mutio figlio Strenne di Volterra giudice e notaio Pietro Arciprete e Nanno canonico della chiesa Maggiore di Pisa, giudici delegati del Papa, insieme a Gottifredo Proposto di S.
Pietro ad Gradis, diocesi di Pisa, nella causa vertente fra Paganello Vescovo di Lucca ed Enrico Pievano di S. Stefano per una parte, e prete Bonaventura rettore della chiesa di S. Andrea di Buslango diocesi di Lucca, per l'altra parte, il quale ultimo reclamava che il Vescovo ed il pievano anzidetti avessero a torto richiesta la manuale obbedienza ad esso Bonaventura nel mentre che esso è dipendente e soggetta al monastero di S. Ponziano.
Dettero sentenza che esso Bonaventura aveva legittimamente appellato, e che il Vescovo aveva meno legittimemente proceduto, condannando quest'ultimo nelle spese di £ 8 di denari pisani.
Data e letta la sentenza nel chiostro della chiesa Maggiore di Pisa presenti Bartolomeo Grilli Giudice, Giovanni figlio Truffe de Lanfranchis, Marii Sutore figlio Amici della Cappella di S.
Martino pisano di kinoica (?), ed altri.
Segue la lettera di Papa Martino, data in Oriente, negli idi di Gennaio dell'anno primo del suo Pontificato, contenete la delegazione della causa ne' giudici anzidetti.
Aggiornamenti:
1999-09-02, Contessa
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