Datazione (rilevata):
22 Marzo 1273
01. Atto
Datazione (rilevata):
22 Marzo 1273
Persone:
rogante: Iacopo notaio del fu ser Posca da S Gimignano
esemplante: Giovanni Petriccioli Albariste di Bologna, giudice e notaio (signum: 2)
testimone: gli stessi
testimone: etc
Regesto:
Giovanni Petriccioli Albariste di Bologna Giudice e notaio trascrisse dai rogiti di Jacobo notaio quondam Ser POsche da S. Gemignano, ed esso Jacopo autenticò la copia.
Don Giovanni monaco, abate del monastero di S. Cassiano de Carigio diocesi di Volterra, costituitosi avanti al Venerabile Padre Rainerio Vescovo di Volterra, conoscendo la confermazione fatta dell'Abate e dal Capitolo di S. Ponziano di Lucca sull'elezione di esso fatta in Abate del Monastero di S. Cassiano, essere ingiusta e di nessun valore e non spettare a lui, ma anzi al predetto Vescovo, e non esser pertanto valida senza la sua conferma, chiese a lui di esser confermato, ponendosi in ginocchio e promettendo obbedienza e riverenza manuale.
Actum in Peccioli presso Salimbene di esso luogo, presenti Pellegrino priore di Marzano, Primerano pievano di Ripa e Gaddiferro de Legali.
Il Vescovo medesimo ammonisce Giovanni che sotto pena di scomunica, in virtù dell'obbedienza e del prestato giuramento, non accetti conferma dai monaci o Abbate di S. POnziano, e non faccia atti di riverenza o di obbedienza a loro.
Dopodiché esso Vescovo accedendo al monastero di S. Cassiano vi condusse esso Giovanni e lo mise in possesso del monastero e de' suoi diritti, mettendogli in mano i panni dell'altare e del detto monastero, ponendolo a sedere sullo stallo abbaziale, presenti gli stessi testimoni, etc.
Aggiornamenti:
2000-03-31, Contessa
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