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Diplomatico



28-07-1253 - S.PONZIANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 28 Luglio 1253

Misure: 352 x 773 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 162

01. Atto

Datazione (rilevata): 28 Luglio 1253

Carattere: privato
Traditio: copia
Topica: Lucca, nel portico della casa [...] di Upezino; Lucca (?), nella chiesa di S. Lucia; Coselli, nel portico davanti alla chiesa di S. Paolo; Lucca: nel chiostro di S. Maria Forisportam; presso la chiesa di S. Martino

Persone:
rogante: Cassiano notaio
esemplante: Opizio del fu Bello di Nordilio giudice e notaio (signum: 2)

Regesto:
Opizio quondam Bello Nordilii Giudice e notaio trasse dal libro dei Rogiti del quondam Cassiano notaio per licenza datagli da Frate Accurso Jacopo quondam Cassiano.
Vertendo lite fra Don Graziano Ab. del monastero e Abazia di S.
Salvatore di Sesto della diocesi di Lucca e dell'Ordine di S.
Benedetto di Coselle quondam Bonaccorso Sindaco della università e Vicinia di Coselle e di S. Paolo di Coselle intorno alla elezione e istituzione delle cose temporali del cappellano rettore di S.
Paolo di Coselle, che il d. Ab. sosteneva incontradizione di detta università, ambo le parti devengono fra loro a concordia stabilendo che detta elezione debba farsi alternativamente, ma la investizione delle cose temporali debba farsi sempre dal priore.
Fatto in Lucca nel portico della casa [. . . ] d'Upezino, presenti esso [. . . ] e Paganello suo figlio [. . . ] figlio del quondam Spoletino fabro, Albertino Lombardo dimorante in detto monastero quondam Martino e Ventura dimorante in quondam Bonasere.
il 5 Agosto dello stesso anno nella chiesa di Santa Lucia Don Ianni e Don Jacopo Canovario e Don Allegro monaci del monastero di Sesto ove al presente non trovasi maggior numero di monaci per la guerra imminente tra pisani e lucchesi confermano la detta concordia, presenti Vitale quondam Accursio Boldri e Ventura quondam Bonasere.
Il 7 Agosto sud. presso Coselle nel portico avanti la chiesa di S. Paolo Benedetto quondam Burello Console del Comune e università di Coselle e Benetto quondam Beneveni e di Dato figlio d'Accursio consiglieri e d'Oliado quondam Bonansegna Camerario, congragati a detta chiesa a suono di campane a parlamento approvano per l'università e Vicinia la detta concordia, presenti Guidotto Abate di Lucca quondam Bonaventura e Albertino Lombardo quondam Martino e Corso quondam Viviano di Miate di Massa, e Bonfigliolo converso del monastero di S. Ponziano di Lucca.
Segue altro Atto dello stesso giorno col quale Don Graziano Ab.
della chiesa e monastero di S. Salvatore di Sesto come patrono della chiesa e Cappella di S. Paolo di Coselle, e in vigore di d.
Concordia, nomina in rettore e cappellano di quella chiesa Bonaventura Diacono figlio di Bonaccorso, presenti quelli di detta comunità e Vicinia convocati a suono di campane.
Lo stesso giorno nel claustro di S. Maria Forisportam il d. Ab.
denunzia a Bonaventura d. elezione che accetta, presenti Accurso canonico della medesima e prete Riccomanno che vi dimora. Al seguito di che l'Ab. l'investe delle cose temporali della chiesa, riservando ogni diritto quanto alle spirituali al pievano di Vorno.
Dopo che presso la chiesa di S. Martino, nella camera di Don Orlando Can. Bonaventura chiede l'investitura nelle cose spirituali al Pievano di Vorno


Aggiornamenti:
1999-07-21, Contessa

Immagini:
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