Datazione (rilevata):
11 Agosto 1217
01. Atto
Datazione (rilevata):
11 Agosto 1217
Persone:
rogante: Portante giudice e notaio dell'Aula Imperiale (signum: 1)
testimone: chiesa
testimone: e Bono e Bartolomeo preti e Bandino Notaio e altri
Regesto:
Portante Giudice e notaio dell'Aula Imperiale.
La lite vertente fra prete Giovanni da una parte e Riccardo procuratore, Sindico o responsale di S. Ponziano dall'altra parte portata innanzi a maestro Giovanni priore della chiesa di S.
Maria Forisportam Giudice delegato da Innocenzo Papa era come appresso. Chiedeva prete Giovanni la restituzione avanti l'ingresso della causa del possesso o quasi possesso della chiesa e Cappella di S. Genesio, di cuo dopo la sua elezione e la conferma fatta dal vescovo di Lucca e dopo l'apprenzione del possesso era stao violentemente spogliato per parte del monastero di S. Ponziano, col togliersi la fermatura della porta della cappella la cui chiave esso aveva per autorità del vescovo, e chiudendola con altra fermatura e chiave onde non vi potesse entrare impedendogli l'ingresso nelle medesima quando era aperta nella vigilia di S. Genesio. Riccardo Sindico gli opponeva l'eccezione della scomunica perchè si era intruso scientemente contro i privilegi del monastero in quella chiesa, e più gli opponeva l'eccezione dello spoglio della detta chiesa da esso fattasi contro il monastero coll'aprire la casa della chiesa, e facendo nuove chiavi mentre il monastero stesso vi era in possesso e avevavi posto i Rettori, prete Giovanni impugnava questo possesso, in conseguenza che il monastero ne fosse stato spogliato. Venendo poi interrogato dal Priore, se avesse mai battuto Aldibrandino quondam Bonaventura Stritti, rispose averlo fatto per correzione, e non credendolo cherico, poichè non portava tonsura. Riccardo nega che lo facesse per causa di correzione.
Sentitesi inoltre altre deduzioni da una parte e dall'altra, il detto priore sentenziò che il monastero di S. Ponziano era in possesso di porre il rettore o cappellano in detta chiesa di S.
Genesio quando prete Giovanni vi fu messo, e che esso operò uno spoglio col farsi porre in detta chiesa, e che era caduto nel canone late sententi per aver battuto Ildebrandino cherico, e perciò assolvette il monastero dalla domanda.
Fatto in Lucca nel claustro della chiesa di S. Maria Forisportam presenti prete Onnebono e prete Vincenzo canonici di detta chiesa, e Bono e Bartolomeo preti e Bandino notaio e altri. Testim.
Aggiornamenti:
1999-06-14, Contessa
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