Datazione (rilevata):
4 Dicembre 1210
01. Atto
Datazione (rilevata):
4 Dicembre 1210
Persone:
rogante: Pietro del fu Gerardino prenominato Leccamolino giudice e notaio imperiale (signum: 1)
testimone: Cherico figlio di Bonifazio e di Arrigo Paulelli
Regesto:
Piero quondam Gerardino prenominato Leccamolini giudice e notaio Imp.
Ugo Ab. di S. Ponziano col consenso del suo capitolo, cioè, d'Alberto priore, e di Gianni, Bartolomeo e Gilberto preti e di Guido e ugolino monaci investe Tincoso prete e plebano della Pieve S. Macario della chiesa e cappella di S. Biagio di rsignano che è sotto il regime e potestà del monastero e di tutte le terre colte, incolte, boschi oliveti etc. etc. apprtenenti alla detta cappella di S. Biagio eccettuata la terra posta in Vignale o in Contesora della quale si rende 9 staia di biada, e l'altra posta in Nave della quale si rendono 28 staia di biada, le quali terre il monastero si riserva. La suddetta investitura fa per il termine di anni 10 prossimi, a rendere tutti gli anni in Febbraio 2 libbre d'olio al monastero, e di più un altra libbra a Cristofano per un pezzo di terra che detta cappella tiene dal medesimo. Fu patto che nella festa di S. Biagio il piovano debba invitare l'abate, e ricevere il medesimo e il priore e suoi frati che vi andranno amorevolmente e convenientemente nella commestione e nelle altre cose, e fare quell'onore che si conviene al Domino.
Fatto nel Claustro del detto monastero alla presenza di prete Ranerio di S. Romano e di Ugolino di Conzano, e di Gregorio Cherico figlio di Bonifazio e di Arrigo Paulelli. Testim.
Aggiornamenti:
1999-06-14, Contessa
Immagini: