Datazione (rilevata):
7 Febbraio 1208
01. Atto
Datazione (rilevata):
7 Febbraio 1208
Persone:
rogante: Pietro del fu Geradino prenominato Leccamolino giudice e notaio imperiale (signum: 1)
Regesto:
Piero quondam Geradino prenominato Leccamolini giudice e notaio Imp.
Aldibrandino quondam Giordano di Lischia e Giulia sua moglie quondam Prugnoro, cui acconsente, offrono alla chiesa e monastero di S. Ponziano ogni diritto, miglioramento tenimento loro competente sopra un pezzo di terra ortale con alberi, capanna, tino e palmento posto in Nave luogo detto Vignale, di cui rendono annualmente alla figlia del quondam Renerio Bosi tre staia fra grano, miglio e fave, ed offrono tutti gli altri beni loro apprtenenti col patto che la loro figlia Contessa di qui a Carnevale debba avere dal monastero £. 20 di buoni denari Lucchesi. Inoltre gli offrono le massaricie che porteranno con loro.
Dichiarano che non deve esser compresa in detta donazione la terra di Tassignano che donano irrevocabilmente alla loro figlia Contessa. Finalmente si offrono per conversi e oblati del sud.
monastero promettendo obbedienza all'Abate, il quale come tali gli riceve per stolam et librum ponendo sull'altare questa offerta, investendogli delle cose spirituali e temporali del monastero. Actum nella chiesa del monastero avanti l'altare.
signum Dei suddetti Coniugi e detto Aldibrandino acconsente.
signum Di Paganello giudice quondam Grillo, di Salamone quondam Truffa di Lischia, di Rainaldo Camerario del monastero, di Orlando Canovario e di Spalla, Forestano, Rustichello, Pietro, Cardinale e Vecchio Conversi.
Si nota che avnti la suddetta offerta Crratore figlio di Raccolo col consenso di suo padre e Tedora sua moglie figlia di Aldino Giordani rinunziano a qualunque diritto possa loro competere sopra quelle terre.
Aggiornamenti:
1999-06-14, Contessa
Immagini: