Datazione (rilevata):
9 Novembre 1191
01. Atto
Datazione (rilevata):
9 Novembre 1191
Persone:
rogante: Pietro del fu Gerardino prenominato Leccamolino (signum: 1)
Regesto:
Pietro quondam Gerardino prenominato Leccamolini Guinitho Abate del Monastero di S. Ponziano investe Simonetto da Pagnignano quondam Franatecci di un mansio di terre con casa nel luogo di Pagano, a patto di rendere ogni anno le cose seguenti. Due carra di mosto a giusto staio lucchese imbottato al monastero tutto nella botte ch'è ivi nella casa del monastero; quattro staia d'orzo in Agosto, tre di grano e uno staio di fichi freschi di Giugno di S. Ponziano e uno staio di cerase manchiane, e nel Gennaio tre soldi di moneta. Quandoo porterà la biada (reduxent) debba avere il mangiare per una persona, e pane e vino per i fichi e per le cerace e per i denari. Simonetto confessa poi che in detto mansio sono 25 piedi di castagni, venti fichi, quattordici ulivi e cinque cerasi.
Actum nel Chiostro del monastero presenti Aldibrandino camerario del detto Monasterio Albertino de' Flexo quondam Prandi Genovardo quondam Rustichelli. Testim
Aggiornamenti:
1999-06-04, Contessa
Immagini: