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08-01-1065 - S.PONZIANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 8 Gennaio 1065

Misure: 385 x 650 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 8

01. Atto

Datazione (rilevata): 8 Gennaio 1065

Carattere: privato
Traditio: originale

Persone:
rogante: Rainero notaio (signum: 1)
traente: (signum: 2)
testimone: :

Regesto:
Rainero notaio Boddo, chiamato Tecto, quondam Gottifredi, che fu figlio del giudice che si chiamava Boddo, e Lieta, sua moglie, quondam Oppizo, col con- senso del marito etc. , dopo aver narrato che la fu Ghisla quondam Ar- diccione col consenso di Sigefrido, suo mundualdo, aveva lasciato il suo "mundio" per testamento, per mano di Ranieri notaio, per rimedio dell'anima sua, a Boddo suddetto, chiamato Tecto, ed a Guido, suo figlio, o a Guidi notaio, figlio di Sigefrido, ed a Emmo quondam Martino e a Signoretto, figlio quondam Inghizio, tutte le case e corti o castelli, rocche o chiese con le terre e case e cose e loro pertinenze, dichiarano che, trovandosi in possesso della suddetta disposizione secondo l'istituzione di Ghisla, offrono alla chiesa e monastero di S. Antimo o Anzano, posto . . . , la loro porzione di terra con la chiesa di S. Maria, posta in Lucca presso la chiesa di S. Simone, che ad esso Tecto appartiene per il sud- detto testamento, e confina da un capo con la via pubblica, dal- l'altro capo col muro della città.
Gerardo giudice del Sacro Palazzo interviene.
Testimoni: Pietro Baldiccio signum Leo fu Sisemundo Questa carta proviene dal monastero di S. Ponziano e vi si vede alterato il nome del monastero cui fu fatta la donazione, che deve essere S. Antimo o S. Anzano e posto invece S. Ponziano.


Aggiornamenti:
1999-06-01, Contessa

Immagini:
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