Datazione (rilevata):
5 Gennaio 1276
01. Atto
Datazione (rilevata):
5 Gennaio 1276
Persone:
rogante: Filippo di Spiafame
esemplante: Bonifazio di Brancaleone di Bonifazio Spiafame, giudice e notaio del Romano Impero (signum: 2)
testimone: di Carraia
Regesto:
Bonifazio Branchaleonis di Bonifazio Spiafamis giudice e notaio del Romano Impero, trasse dai rogiti di Filippo Spiafamis con sua licenza.
Cardato di Carraia quondam Ugolini aveva per tenimento perpetuo da domino Iacobo giudice e Giovanni germani quondam domini Armanni Parghie, per divisione loro germano un campo con alberi e viti nei confini di Carraia luogo detto "In Campo dolmo" a rendere annualmente staia 28 di biade di grano e miglio per metà. Detto Tardata avendo cessato di fare della rendita per tre anni e più come confessa al d. Giovanni ricevente per se e come procuratore per d. Iacobo, detta terra è informata di diritto ai detti germani e quindi gliela restituisce.
"Actum luce in domo ecclesie Sancte Reparate".
Luporo quondam Boni Marignani di capannoni e Buonaccorso quondam Orlandini di Carraia Test.
Seguono altri atti rogati dallo stesso notaio. Col primo di essi il detto Giovanni per se e come procuratore di detto suo germano alluoga per tenimento perpetuo e perpetua alluogagione a Bonaiuto di Carraia q, Martini la detta terra per il detto reddito; gli altri sono nunzie e figli emancipati del detto Tardato.
Aggiornamenti:
1999-09-20, Contessa
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