Datazione (rilevata):
20 Agosto 1250
01. Atto
Datazione (rilevata):
20 Agosto 1250
Persone:
rogante: Iacopo figlio del fu Piero giudice e notaio (signum: 1)
testimone: parma quondam Aldiberti
Regesto:
Iacobo figlio quondam Pieri Giudice e notaio.
Dom. Cecilia Abbadessa della Chiesa e Monastero di S. Matteo in Casale col consensoe parabola di REparata Proressa, Benetta, Catrina, Bona, Giustina, Perpetua, Umilia, Costanza, Ugenia, vittoria Filippa e Spezie sue monache, concede a Dom. Marchilio Abbate del Monastero di S. Ponziano di poter derivare l'acqua del rivo che deriva per il gorario o acquedotto che è avanti la Chiesa, rompendo il detto gorario dalla parte di accidente e con certe condizioni per la conduzione e caso di detta acqua. Per la quale concessione "et patientia" il detto Abate promette per il Monastero di dare ogni anno a d. Abbadessa staia due miglio.
"Acta in Claustro" del d. Monastero di S. Matteo Prete Ventura REttore della Chiesa di s. Casciano di Guamo, domini Ubaldo Afferra, prete giovanni d'Aldipescio e Visconte da parma quondam Aldiberti Testimoni.
Dopo di ciò dom. Rugerio Priore Claustrale del Monastero di S.
Ponziano con Ugnabene, Simone e Ubaldo monaci che ora sono il Capitolo confermano e approvano detta concessione e pagamento annuale.
Actum nel portico del Monastero di S. Ponziano detto "Paradino".
Aggiornamenti:
1999-07-21, Contessa
Immagini: