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25-11-1112 - S.NICOLAO (pergamena)

Datazione (rilevata): 25 Novembre 1112

Misure: 480 x 560 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: discreto
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 21

01. Atto

Datazione (rilevata): 25 Novembre 1112

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Luca, presso la chiesa di S. Pietro Maggiore

Persone:
rogante: Ugo notaio del Re (signum: 1)
traente: (signum: 2)

Regesto:
Ugo notaio dom. regis, il quale questo Breve scrisse e fu presente Breve per memoria e fede nei tempi futuri, qualmente fuori di Lucca presso la Chiesa di S. Pietro della maggiore in presenza dei buoni uomini infrascritti. Berta Preposita della Chiesa e Monastero consacrato in onore di S. Matteo nel luogo detto "Rio de Valle" presso Guaino e presso casale riferì e veementemente asserì, che nè essa nè la sua "successore2 avrebbero osservato quello scritturo estertale dai Canonici di s. Martino. Ella chiedeva spesso che i canonici dedicassero detto Monastero ed essi chiesero al Vescovo Pisano la consacrazione di detta chiesa e questi promise di venire. Quando venne il giorno stabilito e già preparate le cose necessarie, i canonici presero a circunvenirla chiedendole facesse talune promesse, altrimenti avrebbero scritto al Vescovo Pisano che non venisse. A tale violenza essa piangendo acconsentì, e delle dette promesse ne fu fatta la scritturaa la quale è così. Segue un Breve fatto nella Chiesa e Monastero di Pontetetto alla presenza dei Canonici di S.
Martino, di essa Berta e dei buoni uomini, nel quale vi sono le premesse fatte da Berta cioèdi obbedienza alla Chiesa del Beato Martino di Lucca, al "Vescovo Cattolico" ed ai Canonici di detta Maggiore Chiesa, di non alienare mai detto Monastero e in casi di novella elezione della Badessa per parte della Congregazione notificarsi a d. Vescovo e Canonici e se riconosciuta buona verrà riconfermata se cattiva dannata /dannabile/ e dovrà eleggersene una nuova sorgenso discordia nel Convento e non potendo essere corretta dallabadessa sarà corretta dal Vescovo e dai Canonici, i quali essa convocherà ec. Inoltre "Umbiena" proposita della Chiesa e Monastero di S. Maria "que in medio et quasi internuncia erat" vedendo Berta così costretta e oppressa alla presenza di Ferelfo figlio dè Bettone e di Giovanni Prete Plebano di Vicopelago, convenne coi Canonici che Berta nessuna delle promesse, ma soltanto le regole di S. Benedetto osserverebbe, ed essi come convennero con "Flunbina" promisero a Berta. Convennero pure con la stessa Flanbrina su tale promesa di sentire il consiglio dei loro sapienti. Convocati poi un certo giorno Giovanni Giudice, Fralino Ubaldo ed Enrico Causidici furono annullate delle promesse presente detta Flumbrina e berta dichiarò che nè essa, nè la sua successore nè le sue consorelle osserverebbero le promesse ad essa violentemente estorte.
Ciò fu fatto in presenza di Riccardo Giudice, Fralino e Enrico Causidici, Conrado notario, Sasso quondam Austichi che fu Clerico, lamberti quondam Iohannis, Carandello figlio Bonati e altri.
Segno di Berta preposita che fece fare questa carta.
Giovanni Giudice del Sacro palazzo Iudicis est Signum Riccardi pubblice pictum.
Conrado notaio dom. Imperatoris sottoscrive Ennio Causidio sottoscrive Il soprascritto Sasso che ivi fu.
Il soprascritto Lamberti che ivi fu.
Il soprascritto Carandello che ivi fu.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa

Immagini:
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