Datazione (rilevata):
26 Gennaio 1212
01. Atto
Datazione (rilevata):
26 Gennaio 1212
Persone:
rogante: Iacopo di Uberto giudice ordinario e notaio dell'Imperatore Ottone (signum: 1)
esemplante: Bonaparte giudice e notaio (signum: 2)
testimone: di
testimone: Giovanni portonario quondamm Albertini
Regesto:
Iacobo Uberti giudice Ord. e notaio dell'Imperatore Ottone.
/ copia/ Prete Giovanni canonico di S. Martino con suo testamento lascia 30 lire allo spedale di S. Martino per comprare tanta terra che renda 10 staia, metà grano e metà miglio, colla quale rendita debba dare soldi 2 per ciascuna alle caniniche di S. Frediano, di S. Michele, di S. Donato, di S. Pietro di S. Reparata, di S. Maria Forisporta ed al convento dei cappellani soldi tre; lascia ai canonici di S. Martino soldi 20, lire 6 fra il pievano di Diecimo e i cappellani di quella pieve, £ 6 per cantar messe nell'anno della sua morte, al detto spedale di S. Martino la coltre, il saccone, il materasso e le tavole del suo letto, allo spedale di Gromigno soldi 5. Lascia a Guidotto Tansilbene 2 staia di grano che si traggono da un pezzo di terra in Massa Pisana.
Fatto in Lucca in detta canonica nella camera ove giaceva il detto prete, presenti Bentivegna converso della detta canonica, Graziano quondam Arrighi Corleolani, Giovanni Portonario quondam Albertini testimone Si avverte in fine che questa cartula fu esemplata da Bonaparte Giudice notaio con permesso di don Orlando Console Maggiore del regime di Lucca.
Fatto in Lucca dai figli del quondam Don Gilio Fredicioni nella casa ove tengono giustizia i consoli maggiori il 29 Aprile 1264.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: