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03-08-1199 - S.M.FORISPORTAM (pergamena)

Datazione (rilevata): 3 Agosto 1199

Misure: 545 x 630 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 65

Note:
17-Scatola 1, fila 5

01. Atto

Datazione (rilevata): 3 Agosto 1199

Carattere: pubblico
Traditio: originale

Persone:
rogante: Guglielmo giudice e notaio imperiale (signum: 1)

Regesto:
Guglielmo Giudice e notaio Imperiale Verteva lite fra maestro Pietro canonico e procuratore di S. Maria Forisportam per detta chiesa, e prete Bonaventura cappellano della cappella di SS. Simone e Giuda per detta cappella, che fu rimessa da Don Pandolfo prete cardinale della Basilica de' 12 Apostoli e legato della sede Apostolica in Don Uberto e prete Giovanni canonico Lucchese. In questa lite chiedeva maestro Pietro che detto cappellano nei giorni che annualmente si celebrano le litanie di S. marco dovesse andare alla chiesa di S. Maria e associare il priore e canonaci e celebrare con essi i divini offici, parimente dovesse intervenire a fare i divini misteri alla messa maggiore tutti gli anni nel giorno della Natività del Signore, della Resurrezione della Epifania, delle pentecoste delle festività della Madonna e delle altre feste solite farsi in quella chiesa quando fosse invitato, e in oltre vengano denunziati al priore tutti i malati di quella cappella cui si fece dare penitenza eccettuati i servienti. Maestro Bonaventura negava di essere tenuto a quanto sopra, e chideva e converso da detto maestro Pietro che non facesse quindi innanzi la festa di S. Simone e Giuda, e che non desse l'olio santo agli ammalati della sua vicinia se non presenti il cappellano di essa cappella, e che dividesse con esso le obblazioni per tali unzioni ** Questa controversia venne decisa condannando Maestro Pietro a dare al cappellano la terza parte delle oblazioni per l'unzione dalla vicinia di S. Simone e Giuda, se l'infermo non avrà la divisione, e a non poter dar l'olio all'infermi senza la presenza del cappellano e a darli una parte dell'oblazione pei funerali; e lo assolvette dalla dimanda di non far la festa di S. Simone e Giuda. Condannò poi Bonaventura a intervenire alle litanie e a non dar penitenza ai malati della sua vicinia senza l'intervento del priore o di altro canonico della sua chiesa salvo * e l'assolvettero dalle altre domande. Fatto presenti Gualardo, Tosca, e Alberto prete e canonico di S. Maria, prete Gualando e prete Fiorentino.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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