Datazione (rilevata):
20 Agosto 1243
01. Atto
Datazione (rilevata):
20 Agosto 1243
Persone:
rogante: Rustichello giudice e notaio (signum: 1)
testimone: Proficato di Matraia quondamm Lietoro come Operario
testimone: capitano e patrono della chiesa di S. Martino di Matraia
testimone: confessa di aver ricevuto da Volpello quondamm Iohannis Volpelli
testimone: soldi 40
testimone: talch‚
testimone: se apparirà mei nei tempi futuri
testimone: che il fu Giovanni
testimone: padre di esso Volpello
testimone: avesse fatto alcun legato in favore della d. Opera
testimone: questi siano computati per remedio dell'anima sua. Acta sunt in Lucca
testimone: in casa del notaro scrivente e dei suoi nepoti
testimone: Uberto Angiorelli e Martino notaio
testimone: figlio Aldebrandini. Segue un altro atto dello stesso notaio del 20 agosto 1243 con cui Martignone di Matraia quondamm Pandulfini
testimone: Operaro dell'Opera della chiesa di S. Martino di Matraia
testimone: confessa di aver ricevuto da esso Volpello la 3ø porzione delle dieci lire
testimone: le quali diceva aver lasciato suo padre Giovanni per sua ultima volontà in favore di essa chiesa. Fatto in Lucca in casa del maestro predetto
testimone: Rustichello notaro
testimone: presente Vitale del Ponsampieri quondamm Venture e prete Bonaventura di essa chiesa
testimone: Testimone
Regesto:
Rustichello giudice e notaio Proficato di Matraia quondam Lietoro come operario, capitano e patrono della chiesa di S. Martino di Matraia, confessa di aver ricevuto da Volpello quondam Iohannis Volpelli, soldi 40, talchè se apparirà mei nei tempi futuri, che il fu Gio padre di esso Volpello avesse fatto alcun legato in favore della d. opera, questi siano computati per remedio dell'anima sua. Acta sunt in Lucca, in casa del notaio scrivente e dei suoi nepoti.
Testimoni Uberto Angiorelli e Martino notaio, figlio Aldebrandini Segue un altro atto dello stesso notaio del 20 agosto 1243 con cui Martignone di Matraia quondam Pandulfini operaro dell'opera della chiesa di S. Martino di Matraia confessa di aver ricevuto da esso Volpello la 3° porzione delle dieci lire, le quali diceva aver lasciato suo padre Gio. per sua ultima volontà in favore di essa chiesa. Fatto in Lucca in casa del maestro predetto Rustichello notaio, presente Vitale del Ponsampieri quondam Venture e prete Bonaventura di essa chiesa testimoni.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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