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13-03-1210 - S.M.CORTEORLANDINI (pergamena)

Datazione (rilevata): 13 Marzo 1210

Misure: 200 x 458 mm
Materiale: pergamena
Stato: piccole lacune
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 80

01. Atto

Datazione (rilevata): 13 Marzo 1210

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Lucca, nella chiesa di S. Salvatore in Muro

Persone:
rogante: Caro notaio (signum: 1)
testimone: Breve di memoria come in Lucca
testimone: nella chiesa di San Salvatore in Muro
testimone: Rolando e Bernardo sacerdoti di detta chiesa
testimone: per essa chiesa dettero a tenimento ad Argomento ed Amico germani quondam Ianni un masio posto in luogo detto àno
testimone: che fu già retto e lavorato da Bello e Viviano massari col patto che essi germani debbano abitare in à e i sacerdoti anzidetti debbano dar loro in aiuto soldi 40
testimone: ed essi germani ed eredi debbano sempre essere liberi da ogni condizione di manenza
testimone: talch‚ non possa pregiudicarli la prescrizione
testimone: e siano liberi di abitare in qualunque luogo
testimone: "habiturio remanente in masio"
testimone: ed i preti e la chiesa possano tenere una botte in detta abitazione. A patto che detti germani debbano rendere per sette anni
testimone: nel tempo della vendemmia
testimone: al palmento
testimone: un carro di buon mosto puro. E passati i 7 anni i detti germanià Fatto con volontà e consenso di Guidotto figlio Sighieri
testimone: di Bononcontro Allamanne e di Riccio quondam Viviani consoli della vicinia
testimone: Diodato quondam Gerardini
testimone: Paganello sellario
testimone: Iacopo quondam Rolandini

Regesto:
Caro notaio Breve di memoria come in Lucca, nella chiesa di San Salvatore in Muro, Rolando e Bernardo sacerdoti di detta chiesa, per essa chiesa dettero a tenimento ad Argomento ed Amico germani quondam Janni, un masio posto in luogo detto . . . no, che fu già retto e lavorato da Bello e Viviano Massari col patto che essi germani debbano abitare in . . . e i sacerdoti anzidetti debbano dar loro in aiuto soldi 40, ed essi germani ed eredi debbano sempre essere liberi da ogni condizione di manenza, talché non possa pregiudicarli la prescrizione, e siano liberi di abitare in qualunque luogo, "habiturio remanente in masio", ed i preti e la chiesa possano tenere una botte in detta abitazione. A patto che detti germani debbano rendere per sette anni, nel tempo della vendemmia, al palmento, un carro di buon mosto puro. E passati i 7 anni i detti germani. . . Fatto con volontà e consenso di Guidotto figlio Sighieri, di Bonocontro Allamanne e di Riccio quondam Viviani consoli della vicinia.
Diodato quondam Gerardini, Paganello Sellario, Jacopo quondam Rolandini testimone


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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