Datazione (rilevata):
4 Agosto 1229
01. Atto
Datazione (rilevata):
4 Agosto 1229
Persone:
rogante: Bartolomeo di Glandolfino
esemplante: (signum: 2)
traente: (signum: 3)
Regesto:
Esemplata dai rogiti di Bartolomeo Glandolfini, e autenticata da vari Notari nel 1342.
Bartolomeo quondam Amici che non fu erede a causa di rinunzia della eredità di esso suo padre, avendo per livello del monastero di S. Giustina un pezzo di terra con casa e curia nella città di Lucca in contrada di Fossanatale, e essendo tornato a esso monastero il possesso per causa di testamento e intenzione di livello per sentenza della nuova Curia, Maria abbadessa col consenso delle sue compagne ( le quali sono nominate), per considerazione di Dio ed anche per le preci dei vicini, cedette allo stesso Bartolomeo e a Waldo Bocci suo tutore dativo, la stessa cosa per modo di libello perpetuo di soldi venti pagabili ogni anno nel mese di Marzo. E ciò non considerandolo come erede del padre. Perloche essa abbadessa si obbliga, sotto la pena di mille soldi, di non molestare esso Bonifazio e suoi successori nel godimento del libello, meno il caso del non pagamento del canone.
Actum Luce nel portico del sudd. monastero.
Bono battitore d'oro, Cecio quondam Amodei, Alberto de Turre quondam Bonifatii testimone Seguita la copia dell'atto della Curia dei Treguani del 5 Giugno 1229, col quale il monastero di S. Giustina era stato posto in tenuta e possesso della casa anzidetta, ante Bartolomeo quondam Amico.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: