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31-07-1225 - S.GIOVANNI (pergamena)

Datazione (rilevata): 31 Luglio 1225

Misure: 241 x 403 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 107

01. Atto

Datazione (rilevata): 31 Luglio 1225

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Lucca, nel chiostro di S. Martino

Persone:
rogante: Tedesco giudice e notaio dell'Aula Imperiale (signum: 1)
testimone: Fatto in Lucca nel claustro di S. Martino
testimone: presenti Alamanno cappellano dei canonici
testimone: prete Boncristiano canonico della pieve di Vaiano e Bonagiunta quondam Rainolfo e Guidotto Falsimbera,

Regesto:
Tedesco Giudice e notaio dell'Aula Imperiale.
Prete Guilielmo priore di Santa Reparata e prete Bono rettore dello spedale di S. Michele di "Contesora" da una parte e rete Orlando plebano di San Macario dalll'altra parte eleggono arbitro Don Petro Canonico di Lucca nella lite fra loro vertente per la pretesa che aavanzava il detto plebano del diritto d'istituzione e di obbedienza per parte del rettore di detto spedale, e che andasse alle feste della pieve e alle litanie, simbolo, e battesimo e che lo riconoscesse come suo plebano e lo invitasse alle esequie dei morti abitanti nel territorio dello spedale, e che lo invitasse alla festa di S. Michele nel mese di maggio e Settembre permettendo ad esso pievano e suoi cherici di fare pacificamente e senza contradizione gli uffizi in dette vigilie e feste e di avere il "maggiorato" tanto nella mensa spirituale che corporale. Tuttociò veniva contraddetto dai prefati priori e rettori. Il prefato arbitro pronunciò su questa controversia che i prefati Rettori e priori dovessero tutti gli anni ricevere nella festa di S. Michele di Maggio il detto Pievano con sacerdote e due servitori e che dovesse trattarli bene alla cena nella vigilia e al pranzo il giorno della festa. Inoltre dichiarò che nella festa di S. Michele di Maggio il priore di Santa Reparata e il Plebano di San Macario dovessero avere un'anno l'uno e un'anno l'altro il "maggiorato" nella messa e negli altri uffizi. Assolvette poi il priore e il rettore dalle altre domande.
Fatto in Lucca nel claustro di S. Martino, presenti Alamanno Cappellano dé canonici prete Boncristiano canonico della Pieve di "Vaiano" e Bonagiunta quondam Rainolfo e Guidotto Falsimbena testimone


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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