Datazione (rilevata):
9 Febbraio 1217
01. Atto
Datazione (rilevata):
9 Febbraio 1217
Persone:
rogante: Bartolomeo giudice e notaio del Romano Impero, figlio di Glandolfino giudice e notaio (signum: 1)
testimone: Gerarduccio figlio di Soffreduccio
testimone: Matteo quondam Corso
testimone: Nasello quondam Lutterio Bonamici
Regesto:
Bartolomeo Giudice e notaio del Romano Impero figlio di Glandolfino parimente Giudice e notaio.
Bonaiuto di Lunata quondam Piero Pitindelli e Folcherado suo figlio, cui acconsente, vendono a Ranurodino quondam Albizello tre campi con alberi e viti in "Lunata" presso la casa di loro "abiturio", la prima nel luogo detto "Tebaldino", di misura una coltre, l'altra nel luogo detto "Granaiolo", che è un terzo di coltre, la terza nel luogo detto "Livellaria", di misura una quarra, col patto di rendere dette terre essi e loro eredi e proeredi a titolo di locazione perpetua, a rendere tutti gli anni nella raccolta 12 staia grano e 12 miglio. Per detta vendita ricevono il prezzo in Lire 54. 18.
Fatto in Lucca nella corte dei figli del quondam Guido Rustici.
testimone Gerarduccio figlio di Soffreduccio, matteo quondam Corso, nasello quondam Lutterio Bonamici.
Lo stesso giorno Ghisla moglie di Bonajuto quondam Tempagnino e Gemma moglie di Foleherado quondam Brancuccio etc. , ratifiano della vendita, rinunziando etc.
Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: