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22-01-1187 - S.GIOVANNI (pergamena)

Datazione (rilevata): 22 Gennaio 1187

Misure: 230 x 260 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 53

01. Atto

Datazione (rilevata): 22 Gennaio 1187

Carattere: pubblico
Traditio: originale
Topica: Lucca, fuori della chiesa di S. Pietro in Cortina

Persone:
rogante: Pietro giudice del Sacro Palazzo e notaio dell'Imperatore Federico (signum: 1)

Regesto:
Petro giudice del Sacro Palazzo e notaio dell'Imperatore Federigo.
Breve per memoria, che in Lucca fuori della chiesa di San Pietro di "Cortina" Bertellotto quondam Scarata, e Guido quondam Ararduccio, e Bellomo pelliparo, e Corso Bellifreda, e Ugolino Scrinario "Bisanzio" figlio, e Bencasano ed Enrichetto quondam Oresco, e Lambercione, e Acerbo, e Rustichello Ganghi, e Grillo quondam Samuele e Petro quondam Calvo; e Monaco quondam Enrico, e Gottefredo ed Enrico germani quondam Affricante ed Enrico quondam Guicciardo e Frangio e Lando germani quonam Bambacello, e Rogerio quondam Cristofano, e Villano Calzorari, e Guilielmo Peregrini, e Artuscio quondam Guido e Cecio e Ildebrando germani quondam Raimundino, e Balduino e Lutterio quondam Anesco, e Bernardino ed Enrico germani quondam Crucicchia, e Ugolino e Salamone germani quondam Bernardo, e Calcinello e Rolando Scotta, e Guido, Gerardino, Facello, Maccone, Rubertino, e Uchiccio quondam Angiolo Fugnori e Bonaccorso Peregrini, e Pinello Fabbro, e Bartolomeo Sapieboni, e Domenico calzolario e Guido prenominato Paparino fecero compromesso in Rolando quondam Bernardo Favainzuccata e in Guglielmo quondam Peregrino e in Cecio quondam Ramundino consoli della "Vicinia" di detta chiesa di S. Pietro di Cortina e promisero di tener fermo ciò che avessero "lodato" e "arbitrato" intorno alle sedi di detta chiesa. Al seguito di che essi consoli lodarono etc. che detta chiesa era libera da ogni persona della Vicinia, cosiché non potessero avere nella medesima nussun luogo o "Sedio" proprio etc. Fatto alla presenza di Marignano quondam Ioannello, di Alessio figlio di Martino fabbro, di maiore quondam Pariano.
N. B. Questa pergamena non figura fra quelle registrate nell'antico Notulario di S. Giovanni, e realmente non vi appartiene.


Aggiornamenti:
1999-04-06, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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