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Diplomatico



05-01-1425 - S.FREDIANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 5 Gennaio 1425

Misure: 307 x 445 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 571

Note:
3-SID

01. Atto

Datazione (rilevata): 5 Gennaio 1425

Carattere: privato
Traditio: originale

Regesto:
Avendo Lorenzo detto Francesco, figlio di quondam Ser Nicoletto Vetri da Modena, cittadino veneto, novizio nel Monastero della città di Venezia dell'Ordine dei Canonici Regolari di S. Agostino della Congregazione <<de Frisionaria>>, della diocesi di Lucca, donato mille ducati d'oro al Priore e Capitolo e Convento del Monastero di S. Maria <<de Frisionaria>>, cinquecento dei quali destinati ad estinguere alcuni debiti, gli altri cinquecento per comperare tante terre <<ad corum adiutorium et supplementum pro usu et necessiatibus vite>>, ed avendo ciò fatto con l'intenzione e condizione che i detti Canonici nella loro chiesa di S. Maria costruissero una cappelletta <<condecens et honeste>> sopra l'altare detto degli Apostoli ed ivi celebrassero messa ed un anniversario con l'uffizio dei morti, ogni anno nel mese di gennaio per l'anima de' suoi genitori, di qui è che con il consenso del rettore maggiore della Congregazione Domino Paolo Veronese e del suo Visitatore domino Galdino de' Bardi, Priore del Monastero di S. Leonardo di Verona, domino Pietro de Solundei da Padova, Priore di S. Maria in Porto di Ravenna, si obbliga con donna Chiara da Venezia, relitta di quondam Ser Francesco Belani da Modena, sorella del predetto Lorenzo <<mascina quod est vedua senes inferma et sola>> di cederle ogni anno alle calende di febbraio, sua vita natural durante, alcuni livelli del detto Monastero per l'importo di 40 ducati d'oro, che è solito pagare, ogni anno nella festa della natività al decembre, Nicolò degli Arcoiti dottore di leggi, abitante in Ferrara, ed i suoi figli ed eredi.
Nel caso che detti ducati non si potessero avere per un qualche incidente od impedimento, il Capitolo e Convento di S. Maria in Porto si obbliga a cercarli da altre rendite. Inoltre il Vicario e Convento di Venezia del detto Ordine ugualmente promette di pagare ogni anno alla detta Monna Chiara altri dieci ducati d'oro, impegnandosi inoltre a pagare anche i precedenti 40 nel caso che il livello anzidetto non fosse pagato o che il Priore e Capitolo del Monastero di Ravenna non li pagassero. Ugualmente domino Galdino de' Bardi da Piacenza, Priore di S. Leonardo di Verona, si obbliga di pagare alla detta Monna Chiara, nel termine stabilito, gli anzidetti ducati d'oro nel caso che i Conventi di Ravenna e Venezia venissero meno all'impegno.
Segue la sottoscrizione e consenso di domino Paolo da Verona dei Canonici del Monastero della carità di Venezia, di S. Maria in Porto di Ravenna e S. Leonardo di Verona.


Aggiornamenti:
1999-04-11, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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