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Albero



07-11-1405 - S.FREDIANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 7 Novembre 1405

Misure: 130 x 335 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 547

01. Atto

Datazione (rilevata): 7 Novembre 1405

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Pistoia, nella chiesa di S. Bartolomeo

Persone:
rogante: Antonio del fu ser Niccol• del fu ser Antonio da Pistoia, notaio (signum: 1)
testimone: Dinanzi al predetto notaro
testimone: monna Mattea
testimone: figlia del fu Andrea Marchi da Capraia
testimone: contado fiorentino e moglie di Papi del fu Testa da Capraia
testimone: già abitante in Lucca nella parrocchia di S. Frediano e ora in Pistoia nella cappella di S. Maria Nuova
testimone: sotto giuramento fa anza di quanto segue
testimone: Fatto in Pistoia nella chiesa di S. Bartolomeo
testimone: presenti don Bartolomeo di Giovanni abate di detta chiesa
testimone: Pasquino Bertini
testimone: della cappella di S. Marco
testimone: Iacopo Migliorati di detta cappella e Antonio Giovannini di Valdibure contado di Pistoia,

Regesto:
Antonio del fu Ser Niccolò del fu Ser Antonio da Pistoia, notaio.
Dinanzi al predetto notaio monna Mattea figlia del fu Andrea Marchi da Capraia, contado fiorentino e moglie di Papi del fu Testa da Capraia, già abitante in Lucca nella parrocchia di S. Frediano e ora in Pistoia nella Cappella di S. Maria Nuova, sotto giuramento fa testimonianza di quanto segue.
Trovandosi essa nella propria abitazione in Lucca, pervenne a questa nella seconda ora della notte (di un giorno non precisato) la famiglia del Vescovo di Lucca e con violenza la trasse di là e la condusse al palazzo vescovile. Poi essa fu interrogata dal Vicario del Vescovo medesimo e dal suo notaio se avesse in qualche tempo usato carnalmente con don Vincenzio Gennay da Todi priore del Monastero di S. Frediano; avendo essa reiteratamente risposto che no, il detto Vicario le fece legare le mani di dietro ed immetterle acqua per il naso, così che ella per tale pena e per timore di pena maggiore, rispose finalmente, sebbene mentendo (licet mendaciter) che il prefato priore l'aveva conosciuta carnalmente.
Fatto in Pistoia nella chiesa di S. Bartolomeo presenti: Don Bartolomeo di Giovanni abate di detta Chiesa, Pasquino Bertini, della cappella di S. Marco, Iacopo Migliorati di detta cappella e Antonio Giovannini di Vallebura contado di Pistoia, testimoni.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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