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04-05-1251 - S.FREDIANO (pergamena)

Datazione (rilevata): 4 Maggio 1251

Misure: 215 x 498 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 157

01. Atto

Datazione (rilevata): 4 Maggio 1251

Carattere: privato
Traditio: copia
Topica: Carrara, nella chiesa di S. Andrea

Persone:
rogante: Bonalbergo notaio (signum: 1)
esemplante: Enrico del castello di Sarzana notaio del Sacro Palazzo (signum: 2)
testimone: Fatto nella chiesa di S. Andrea di Carrara
testimone: prete Bonaccorso di Colonnata
testimone: Vivaldo figlio di Bononcontro
testimone: Saladino quondamm Ottonello
testimone: Marabottino figlio d'Ardoino di Petrognano e Damiano di Cavina

Regesto:
Enrico del Castello de Sarzana notaio del sac. Palazzo ridusse in pub. forma questa carta abbreviata da Bonalbergo notaio.
Bonalbergo notaio dell'Imp. Federigo SS. questa cartula da lui abbreviata e redotta in pub. forma da Enrico notaio Don Enrico priore della chiesa di S. Andrea di Carrara per detta chiesa col consenso di Don Accursio canonico di S. Frediano e della stessa chiesa e di Berlingerio converso libera Martino quondam Pelliccione di Iorano da ogni libellatico e villanatica condizione e da ogni resedio, omaggio e servitù della gleba e da ogni condizione ascrittizia colonica, cosicchè esso e suoi eredi e discendenti siano in perpetuo liberi e sciolti di andare e restare dove vogliono e fare ciò che loro piace come cittadini romani e ingenui. A conferma di quanto sopra dichiara di aver ricevuto per merito di detta liberazione £ 20 imperiali, le quali dichiara di dovere spendere per utilità della chiesa nel rifare il molino superiore posto nel luogo detto Brolo che fu distrutto dai Pisani.
Fatto nella chiesa di S. Andrea di Carrara, testimone Prete Bonaccorso di Colonnata, Vivaldo figlio di Bononcontro, Saladino quondam Ottonello, Marabollino figlio d'Ardoino di Petrognano e Damiano di Cecina.
Subito dopo il nominato priore concede a Martino a titolo di retto e onorifico feudo tutto il podere, possessioni e beni che detto Martino tenne da detta chiesa da godersi da esso Martino e dai suoi eredi maschi, e mancando questi dalle femine per l'annua pensione di due soldi imperiali.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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