Datazione (rilevata):
3 Settembre 1203
01. Atto
Datazione (rilevata):
3 Settembre 1203
Persone:
rogante: Ugolino notaio (signum: 1)
testimone: Pellithione de Clevo,
Regesto:
Ugolino notaio Dulcebene quondam Guidolini calzolaio per sé e per i suoi eredi fa fine e refutazione "de non petendo" a Vitale prete e priore di S.
Andrea di Carraia, di due parti di una casa ed orto contigui posta non lungi da detta chiesa, la qual casa il quondam Gerardetto Zoppo abitava e l'orto teneva, nonché di un pezzuolo di terra ivi presso via pubblica mediante, e di quattro altri pezzi di terra siti "in plano", quali pezzi di terra stanno nei ll. dd.
"Nurlazo", "Capanna", "Marzola", "Querzolo". Dopodiché esso Vitale, presente Giovanni priore della chiesa di S. Frediano di Lucca, a nome di detta chiesa concede e con investitura conferma a nome di omaggio e di resedio a Carasia, sorella del detto Dolcebene figlio del detto Guidolino calzolaio, a aptto che essa e suoi eredi siano homini e residenti di detta chiesa in perpetuo, pagando a detta chiesa ogni anno otto giorni dentro la Natività del Signore la pensione certa di denari otto imperiali e un "amis" e mezzo. E per questa concessione a titolo di servizio essa Carasia paga tre lbbre di buoni imperiali, col patto che le ulive che sono nell'orto sieno ritenute per esso Priore, ed avvenendo caso che Carasia muoia senza discendenza, le succeda Dolcebene se vorrà o potrà essere residente di detta chiesa, e pagherà in questo caso 5 soldi meno che ogni altra persona.
Soria, madre di detto Dolcebene e Carasia rinunzia per conto suo a detta casa, orto e terre. Queste cose sono fatte Nella curia di Carrara, presenti prete Roboano, Viviano, Scalzacane e pellithione de Clevo, testimoni.
Ma in seguito il giorno 19 agosto del susseguente anno 1204 Giovanni priore della chiesa di S. Frediano per conto della chiesa di Carrara, concede ed aggiunge a nome di oòaggio e resedio alla predetta Soria ricevente per la sua figliuola Carasia, anche la terza di detta casa, orto e terre, fissando la pensione a denari otto imperiali, e ricevendo soldi 35 della stessa moneta per la concessione.
In seguito il 26 febbraio 1205 Dolcebene fa fine e refutazione anche per questa terza parte conceduta alla sorella.
Aggiornamenti:
1999-10-06, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
Immagini: