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Diplomatico



17-02-1305 - S.CROCE (pergamena)

Datazione (rilevata): 17 Febbraio 1305

Misure: 190 x 555 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 283

01. Atto

Datazione (rilevata): 17 Febbraio 1305

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: Luce nella casa di Giario quondamm Lazario detto di Fondora nella quale abitano i detti figli e eredi e Fagnina loro madre / Lucca, nella casa in cui abitano Coluccio e Chelluccio del fu Ugolino

Persone:
rogante: Flammo del fu Giovanni Flammi, notaio (signum: 1)

Regesto:
Flammi quondam IOhannis Flammi notaio Dino quondam Nicolai Paganelli cittadino lucchese e Bonaventura quondam Aldebrandini di Vorno del luogo detto Vicinato tutori o curatori testamentari di Coluccio e Chelluccio germani figli ed eredi quondam Ugolini quondam Rustichelli olim cittadino lucchese detto di Massa detta Pisana, fanno l'inventario o repertorio dei beni o cose dei detti pupilli che rimasero dopo la morte del detto quondam Ugolini.
Actum Luce nella casa di Giario quondam Lazario detto di Fondora nella quale abitano i detti figli e eredi e Fagnina loro madre.
Dopo ciò i detti tutori il 30 Marzo 1305 alla presenza di Domino Sardi quondam Manni de Advocatis di Lucca console della curia della casa Advocati e conte del Sacro Palazzo del Romano Imperio sotto la loggia dei d. Domini advocati dove si tiene detta curia per rendere diritto chiedono ad esso, che per l'autorità e dignità che ha del Romano Impero e dai Romani Imperatori, desse loro facoltà di amministrare i beni di detti minori, e il detto Sardo da loro detta facoltà e balia interponendo il suo decreto.
Actum Luce sotto la loggia soprascritta.


Aggiornamenti:
1999-03-05, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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