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14-09-1234 - S.CROCE (pergamena)

Datazione (rilevata): 14 Settembre 1234

Misure: 500 x 795 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 123

Note:
17-Scatola 2, fila 3

01. Atto

Datazione (rilevata): 14 Settembre 1234

Carattere: pubblico
Traditio: originale
Topica: Lucca, nella chiesa di S. Giovanni Maggiore; Lucca, nella casa di Iacopo del fu Guglielmino, di Gualterio e dei tutori

Persone:
rogante: Albertino figlio di Filippo di Guasso, giudice ordinario e notaio (signum: 1)
testimone: do avvocato quondamm Avvocato
testimone: messo e conte del Sacro Palazzo dell'ImperatoreRomano
testimone: residente nella chiesa di S.Giovanni Maggiore
testimone: e residente con esso Nicola giudice quondamm Cremonese
testimone: e gli chiesero che in forza dell'autorità concessa dal Romano Impero e presentemente da Federigo imperatore concedesse loro potestà di vendere a Bonagiunta quondam Fornario la metà di un campo con alberi in S. Vito per il prezzo di œ 28.10 onde pagare un debito paterno a Lucchese relitta del quondamm sudd. Guilielmino
testimone: non avendo detto pupillo cose mobili con cui pagare il detto debito. A seguito di ciò il detto conte li autorizzò
testimone: presenti Arrigo notaio e Arrigo figlio di Guido Martini e Lamberto figlio di Filippo

Regesto:
Albertino Giudice Ordinario e notaio figlio di Filippo Guassi Beneincasa maestro quondam Broccardo e Argomento quondam Petro come tutori testamentari di Iacopo quondam Guilielmino, ed esso pupillo col loro consenso si presentarono a Tancredo Avvocato quondam Avvocato messo e conte del Sacro Palazzo dell'Imp. Romano residente nella chiesa di S. Giovanni Maggiore e residente con esso Nicola Giudice quondam Cremonese, e gli chiesero che in forza dell'autorità concessali dal Romano Impero e presentemente da Federigo Imperatore concedesse loro potestà di vendere a Bonagiunta quondam Fornario la metà di un campo con alberi in S. Vito per il prezzo di £ 28. 10 onde pagare un debito paterno a Lucchese relitta del quondam sudd. Guilielmino, non avendo detto pupillo cose mobili con cui pagare il detto debito. A seguito di ciò il detto conte gli autorizzò presenti Arrigo notaio e Arrigo figlio di Guido Martini e Lamberto figlio di Filippo testimone Dopo di ciò lo stesso giorno, nella casa di detto pupillo e di Gualterio per la sua metà e Benincasa e Argomento tutori di Iacopo pupillo quondam Guillielmino per l'altra metà procedono alla suddetta vendita dei suddetti terreni.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

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