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05-02-1221 - S.AGOSTINO (pergamena)

Datazione (rilevata): 5 Febbraio 1221

Misure: 290 x 590 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: ottimo
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 99

Note:
38-DATAZ.: DAL 05-02-1221 ALL' 08-03-1221

01. Atto

Datazione (rilevata): 5 Febbraio 1221

Carattere: privato
Traditio: originale
Topica: in Lucca in casa di Glandolfino notaro Signum Martino e Guido venditori. Francardino del quondam Bongi soprascritto promise a esso priore a nome di ipoteca tutti i suoi beni per la validità di essa promessa / Lucca, nella casa di Glandolfino notaio

Persone:
rogante: Bartolomeo giudice e notaio, figlio di Glandolfino giudice e notaio (signum: 1)
testimone: Orlandino quondamPeregrini Berlescia
testimone: Salamone quondam Guglielmi
testimone: Ugolino di Santo quondam Andree
testimone: Bonaggiunta figlio Benavolta. P.S. 12 febbraio 1221 In Lucca nella casa stessa
testimone: davanti maestro Giovanni medico e Bonagiunta figlio Bonaccolti
testimone: e Accorso de Aitriano quondam Bernardi
testimone: ; Panfilia moglie di detto Guido e figlia quondam Corsi Giuliori acconsente

Regesto:
Bartolomeo giudice e notaio figlio di Glandolfino egualmente giudice e notaio Martino della pieve diS. Macario, del luogo detto ad sanctum e figlio q. Bongii e Guido suo figlio emancipato, vendono a Pietro eremita prete e priore della cella di S. iacopo della cella di prete Rustico, ricevente per esso luogo, due pezzi di terra nei confini di essa Pieve. Il primo dei quali è sopra la Pieve di S. macario l. d. al Santo, ed è vigna con olivi ed altri alberi della misura di 8 staiora e di una scala e mezzo. Il 2° pezzo è nel corpo di detta chiesa nei confini Pompeiano luogo detto al Colle, ed è vigna con olivi ed alberi ed è di misura due staiora e una mezza scala. Col patto che essi venditori riterranno dette terre a tenimento perpetuo per parte di essa cella e ne renderanno alla medesima ogni anno in febbario 3 libbre d'olio buono e puro, a libbra lucchese venditoria, che saranno portate fino alla cella, ricevendo chi le porterà quella colazione che l'eremita potrà somministrargli. E per mezzo di questa vendita esso priore paga lire 7 e soldi 16 di buoni denari luccehsi, che sono di quelli lasciati per l'anima sua da Enrico Guidotti, talchè l'olio che servirà per uso e illuminazione della cella sia per salute e remedio dell'anima di esso Enrico.
Actum in Lucca in casa di Glandolfino notaio signum Martino e Guido venditori Francardino del quondam Bongi soprascritto promise a esso priore a nome di ipoteca tutti i suoi beni per la validità di essa promessa.
Orlandino quondam Peregrini Berlescia Salamone quondam Guglielmi Ugolino di santo quondam Andree Bonaggiunta figlio Benavolta P. S. 12 febbario 1221 In LUcca nella casa stessa, davanti maestro Giovanni medico e Bonagiunte figlio Bonaccolti, e Accorso de Aitmano quondam Bernardi, testimoni; Panfilia moglie di detto Guido e figlia quondam Corsi Giuliori acconsente.
P. S. 8 marzo 1221 Bona moglie del detto Martino e figlia quondam Viviani, fece come detta Panfilia, rinunziando e approvando quanto sopra.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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