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07-05-1421 - RECUPERATE (pergamena)

Datazione (rilevata): 7 Maggio 1421

Misure: 265 x 385 mm
Materiale: pergamena
Stato: integra
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 567

Note:
7-bifolio

01. Atto

Datazione (rilevata): 7 Maggio 1421

Carattere: pubblico;privato
Traditio: originale
Topica: io tale eredità, di cui resta parte dell'elenco dei beni. " Luce" nella Corte dei Mercanti, Testimone Iacopo del fu Bernardo Tommasini, Piero di Biagio Nucchelli, Iacopo del fu Giovanni Mingogi, Checco del fu Giovanni / Lucca, nella Corte dei Mercanti; Lucca

Persone:
rogante: Paolo di Michele di ser Federico (signum: 1)
testimone: 26 maggio Il "preco" riferisce di avere eseguito la notifica nei luoghi pubblici soliti
testimone: Bandinello suddetto e Bartolomeo del fu Domenico
testimone: "astario"

Regesto:
Paolo di Michele ser Federighi.
(serie di quattro atti, dei qauli il primo è mutilo della parte iniziale, il quarto di quella finale).
7 maggio.
Andrea del fu Francesco del fu Giuntino Martini, cittadino lucchese, erede del fratello Giovanni, che aveva dettato il proprio testamento il 19 marzo di quell'anno, accetta con beneficio d'inventario tale eredità, di cui resta parte dell'elenco dei beni. "Actum Luce" nella Corte dei Mercanti, testimoni Iacopo del fu Bernardo Tommasini, Piero di Biagio Nucchelli, Iacopo del fu Giovanni Mingogi, Checco del fu Giovanni.
24 Maggio.
Corrado Pellizzari da Pontremoli, Vicario del POtesà di Lucca Giovanni di Iacopo dei Marchesi malaspina, ordina apIero Tayssi "publicus preco", di intimare nei luoghi pubblici soliti, agli eventuali creditori di tale eredità di presentarsi alla sua Curia, per esporre le proprie ragioni. "Actum Luce", testimoni ser Piero del fu Ser Simone Alberti, ser Giovanni del fu Ser Pietro da Camaiore, Nanni di Piero Puccini, Bendinello di castello dei Castiglioni.
26 Maggio Il "preco" riferisce di avere eseguito la notifica nei luoghi pubblici soliti, testimoni Bandinello suddetto e Bertolomeo del fu Domenico, "astario".
Lo stesso giorno si presentano Giovanni del fu Carlo del fu Francesco Martini, che agisce per sé e per sua sorella Elisabetta, che deve avere 25 fiorini lasciatigli da Francesco e 200 per Elisabetta. Comparve inoltra Silvestro del fu Matteo Trenta, che agesce per sé e per Federigo Trenta e fratelli, e chiede 240 fiorini per mercanzia consegnata al fu Giovanni, e, a nome soltanto di Federigo e fratelli, fiorini 400.
Proveniente da Notari (p. I), 1801


Aggiornamenti:
2000-10-04, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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