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Albero



27-11-1357 - RECUPERATE (pergamena)

Datazione (rilevata): 27 Novembre 1357

Misure: 570 x 390 mm
Materiale: pergamena
Stato: mutila
Stato di conservazione: buono
Condizione: stesa
Segnatura antica: mazzo n. 460

01. Atto

Datazione (rilevata): 27 Novembre 1357

Carattere: pubblico
Traditio: originale

Persone:
rogante: Niccol• del fu ser Iacopo da Calci, cittadino pisano e "assessor" della Curia del Vicario di Massa Lunese (signum: 1)
testimone: Nerio di Guelfo di Nazario dei Lanfranchi
testimone: cittadino pisano
testimone: vicario della Vicaria di Massa Lunese per il Comune di Pisa
testimone: e Iacopo "Facellus" cittadino pisano
testimone: "assessor" della detta Vicaria
testimone: procedono alla costituzione della dote di monna Francesca del fu Cappuccio
testimone: di Massa
testimone: della "vicinia Prati". Calcolando che i beni dell'eredità del fu Cappuccio e del fu Giovanni ascendono al valore di œ 800 di denari lucchesi
testimone: dichiarano che la dote di Francesca debba essere di œ 135 s.14 d. 3
testimone: da ricavarsi dai detti beni
testimone: alla presenza dei "dominus" Cappone dei marchesi Malaspina
testimone: Piero di Francesco da Calci
testimone: Andrea Scaccerio di Pisa
testimone: Guglielmo Paganelli di Massa

Regesto:
ser Niccolò del fu ser Iacopo da Calci, cittadino pisano e "assessor" della Curia del Vicario di Massa Lunese.
Nerio di Guelfo di Nazario dei Lanfranchi, cittadino pisano, Vicario della Vicaria di Massa Lunese per il Comune di PIsa, e Iacopo "Facellus" cittadino pisano, "assessor della detta Vicaria, procedono alla detta costituzione della dote di monna Francesca del fu Cappuccio, di Massa, della "vicinia Prati".
Calcolando che i beni dell'eredità del fu Cappuccio e del fu Giovanni ascendono al valore di £ 800 di denari lucchesi, dichiarano che la dote di Francesca debba essere di £ 135 s. 14 d. 3, da ricavarsi dai detti beni, alla presenza dei testimoni "dominus" Cappone dei Marchesi Malaspina, Piero di Francesco da Calci, Andrea Scaccerio di PIsa, Guglielmo Paganelli di Massa.
Il Vicario ordina al messo di notificare tale disposizione agli eredi di Cappuccio. Il messo esegue la notifica.
Proveniente da Notari (p. I)561.


Aggiornamenti:
1900-01-01, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro

Immagini:
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