Datazione (rilevata):
27 Settembre 1343
01. Atto
Datazione (rilevata):
27 Settembre 1343
Persone:
rogante: Bartolomeo del fu Giovanni da Lammari
Regesto:
ser Bartolomeo del fu Giovanni da Lammari (cfr. nota dorsale).
Flammo del fu Avveduto da Stabbiano, della cappella di S. Lorenzo di Moriano, vende al tintore Guelfo del fu Buonaccorso, cittadino lucchese della contrada di S. Quirico all'ulivo, la rendita annua perpetua di 8 libbre d'olio, corrisposta da Donnana figlia del fu ugolino detto Nino del fu Nicolao da Stabbiano e vedova di Puccino del fu Martino Guglielmi di S. Lorenzo, e da Puccino e Giucco del fu Iacopo detto Pacuccio del fu Nicolao (cugini di Donnana), per un appezzamento con casa luogo detto "in colle de Stabbiano", di circa una coltra, che i renditori avevano venduta in passato a Flammo col patto di rivendita. Flammo vende inoltre a Guelfo la rendita annua perpetua di libbre 4 d'olio, corrisposta da Puccino e Giucco suddetti per un altro appezzamento con casa nel detto luogo, venduto anch'esso a Flammo dai due fratelli con lo stesso patto. Flammo vende a Guelfo anche ogni diritto sugli arretrati di canone derivanti dai due appezzamenti. Il tutto per £ 60.
"Actum" nel territorio di S. Michele di Villorbana, tt. Bettino Dati speziale e Francesco del fu Minese di Cremonese.
dic. 29.
"Actum Luce" in casa del notaio, testimoni Bettino Dati speziale, Nuccoro da Lammari, Puccio Fatini da Lammari, Paganello Villani da Villorbana di Moriano.
Puccino suddetto, procuratore del fratello Giucco ed erede della fu Donnana, vende a Guelfo suddetto ogni diritto e miglioramento loro competente, per £ 52 di denari lucchesi di piccioli, comprendendo nella cifra £ 16, di cui Puccino era debitore nei confronti di Guelfo.
Proveniente da Notari (p. I) 342/I.
Aggiornamenti:
2001-10-05, Contessa
2006-12-31, Nelli Sandro
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